Dal Moro contro Save, consensi bipartisan «Ha ragione: ormai siamo uno scalo di serie C»
Pasetto (Lista Tosi) all’attacco: ridotta la movimentazione. Castellani (Cisl): serve la gara
(l.a.) Consensi «bipartisan» alle dure accuse lanciate ieri, sul nostro giornale, dal parlamentare del Pd, Gianni Dal Moro, a proposito della gestione dell’Aeroporto Catullo da parte dei veneziani di Save e del loro presidente, Enrico Marchi. Dal mondo politico, il consigliere comunale della Lista Tosi, Giorgio Pasetto, tuona infatti che, proprio per quel tipo di gestione, «Verona è diventato un aeroporto di serie C». Il consigliere sottolinea che «le continue enunciazioni di gare per lavori di ampliamento e investimenti al Catullo senza alcun riscontro reale hanno sfiduciato una intera città verso l’operato di Save«.
Il consigliere segnala inoltre come «durante la riunione della commissione ambiente aeroportuale dello scorso luglio si sia deciso il definitivo ridimensionamento dell’aeroporto portando i movimenti aeromobili permessi per il 2.030 da 82.000 l’anno a 47.000 dimezzando la capacità ricettiva del Catullo, ormai diventato uno scalo di serie C, mentre si sono persi circa 140 posti di lavoro». Pasetto auspica perciò che «tutta la politica veronese si batta finalmente per una gara internazionale per l’ingresso di un partner industriale».
Dal mondo sindacale, invece, ecco il commento del segretario della Cisl, Massimo Castellani, secondo il quale «l’onorevole Dal Moro ha il merito di essere stato tra i pochi politici veronesi a non avere mai cambiato idea sull’affare Save - Catullo, invocando in più occasioni la necessità di andare in gara per la ricerca del partner industriale». Il leader sindacale ricorda che sono andate a vuoto «le tante promesse da parte del presidente Arena e soci relative al recupero di dipendenti che oggi sono in mobilità o sono stati “spinti” fuori dall’azienda. Comunque – conclude Castellani - da parte nostra la lotta continua nella speranza che si possa andare in gara per trovare il giusto socio che garantisca uno sviluppo fondamentale per il territorio».