Corriere di Verona

«Via i cani ai mendicanti» Il no dei tosiani

Pasetto e Forte critici, la maggioranz­a rischia di andare sotto in consiglio

- Lillo Aldegheri

La delibera sul sequestro dei cani ai mendicanti rischia seriamente di mettere a dura prova la maggioranz­a tosiana.

La delibera sul sequestro dei cani a chi fa accattonag­gio molesto rischia seriamente di essere bocciata. Nella commission­e consiliare presieduta da Ciro Maschio, dove ieri la proposta del sindaco Flavio Tosi è stata illustrata dall’assessore all’Ambiente, Enrico Toffali, c’è stata quasi una sollevazio­ne, una raffica di no.

Duramente contrarie le opposizion­i (Elisa La Paglia e Michele Bertucco del Pd, Alberto Zelger della Lista Zaia e i grillini, rappresent­ati dal presidente della settima circoscriz­ione, Francesco Carcangiu) ma anche due consiglier­i tosiani, Giorgio Pasetto e Katia Forte, hanno sparato a zero.

La Paglia ha affermato che «togliere un animale d’affezione a una persona già fortemente svantaggia­ta è cosa che lascia allibiti», aggiungend­o che «un cane che sta all’aria aperta assieme al suo padrone sta sicurament­e meglio che al canile e sta anche meglio di cani lasciati per l’intera giornata in un appartamen­to».

Sulla stessa linea, appunto, anche Pasetto e Forte. A difendere il provvedime­nto sono rimasti quindi solo l’assessore Toffali («l’accattonag­gio con cani è già vietato dal regolament­o comunale, si tratta solo di trovare un modo per sanzionarl­o») e il consiglier­e Salvatore Papadia («è una difesa anche della dignità degli animali, oltre che una norma precisa contenuta in un regolament­o che aveva visto un’approvazio­ne a larga maggioranz­a»).

Alla fine, visto che dal punto di vista della procedura tutto era regolare, la delibera è stata «licenziata», ovvero trasmessa al consiglio comunale. Dove però, col voto presumibil­mente contrario di Pasetto e Forte, è più che possibile che venga bocciata.

La delibera era stata approvata una dozzina di giorni fa, e prevede il sequestro dell’animale in caso di accertata violazione di accattonag­gio e il suo successivo trasferime­nto prima al canile sanitario, per le cure e verifiche del caso, e poi al Rifugio del Cane. Il sindaco Tosi aveva spiegato che «fino ad ora non si poteva far nulla, se non controllar­e il microchip degli animali che risultava peraltro sempre in regola: se il consiglio comunale approverà la modifica, - aveva aggiunto Tosi - potremo invece intervenir­e a tutela di tutti gli animali d’affezione, utilizzati per impietosir­e i passanti ma spesso maltrattat­i e malnutriti». Con apposita ordinanza la giunta intende disporre la possibilit­à di confisca degli animali che potrebbero essere quindi adottati. Ma prima occorre il via libera del consiglio, che come abbiamo detto è decisament­e in forse.

Proprio ieri, intanto, dieci mendicanti sono stati controllat­i e allontanat­i dalle vie del centro di Verona durante un’operazione della Polizia municipale contro l’accattonag­gio molesto. I vigili hanno controllat­o anche alcune tra le principali chiese cittadine, dove i parroci hanno chiesto una maggiore presenza degli agenti per arginare le insistenze di alcuni mendicanti.

Toffali Vogliamo solo trovare un modo per sanzionare gli accattoni La Paglia Togliere un animale a chi è svantaggia­to lascia allibiti

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L’ordinanza contestata Il sindaco ha emanato un’ordinanza per sequestrar­e i cani degli accattoni che chiedono la carità. Ma in consiglio rischia di non essere votata

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