«No alla privatizzazione E il rilancio non va affidato a chi voleva la liquidazione coatta»
No alla privatizzazione, che toglierebbe 12 milioni di finanziamento pubblico all’Arena. E no alla stagionalizzazione, mantenendo invece intatto il cartellone del Filarmonico. Queste le proposte della Lega Nord sul futuro della Fondazione Arena, presentate da Paolo Paternoster e Paolo Tosato assieme ad Alberto Zelger della Lista Zaia.
La Lega ha inoltre chiesto che sia confermato il commissariamento fino all’insediamento della nuova giunta comunale, nel 2017 perché «non si può affidare il rilancio – ha detto Tosato - a chi ha deliberato la liquidazione coatta».
I due leader leghisti hanno affermato che «Arena Extra ha una gestione fallimentare e poco trasparente, ed è una follia accontentarsi di 40mila euro d’affitto per una serata rock o pop, cifra irrisoria in quel mondo, costringendo inoltre la Fondazione a spese altissime per ogni disinstallazione e reinstallazione delle scenografie operistiche».
Paternoster ha sottolineato che «quando si è insediato Girondini i debiti erano per 13 milioni, adesso sono il doppio: è vero che sono calati i finanziamenti pubblici, ma si sarebbe dovuto razionalizzare la spesa, cosa mai fatta! E intanto – ha aggiunto il segretario del Carroccio – le casse della Fondazione sono in grave crisi di liquidità, con molti fornitori sull’orlo del fallimento perché non vengono pagati da moltissimi mesi». Quanto alle ipotesi di privatizzazione, la Lega ricorda che «lo Stato, con il Fus, stanzia ogni anno per la Fondazione oltre 11 milioni di euro che coi contributi della Regione diventano 12, e con la privatizzazione queste risorse verrebbero meno: Verona e la cultura veronese possono permetterselo? Noi crediamo di no».
Arena Extra Solo 40mila euro d’affitto per una serata di rock? Una follia Debiti Quando si è insediato Girondini erano per 13 milioni, ora il doppio