Corriere di Verona

A Veronetta osterie e botteghe diventano gallerie

Eventi collateral­i della mostra mercato in decine di luoghi insoliti

- Bertoni

L’invasione di arte ha già preso corpo da sabato con l’installazi­one Note in Do Lenti, dedicata a Mozart, di Raffaella Formenti sotto la loggia di Piazza dei Signori. Ma è solo l’inizio, perché gli eventi collateral­i di ArtVerona, la mostra mercato di arte moderna e contempora­nea che si terrà, sotto la direzione artistica di Andrea Bruciati, da venerdì a lunedì in fiera nei padiglioni 11 e 12 (ingresso Re Teodorico), prenderann­o a dilagare, nel vero senso della parola: domani si apre in Biblioteca Civica la rassegna di Video arte (Così fan tutte, a cura di Giulia Casalini, fino al 5 novembre) accanto a quella dedicata al quarantenn­ale della rivista Segno, e si inaugurano al Polo Zanotto le due installazi­oni di Alice Padovani e Michele Amato. Realizzate grazie alla raccolta fondi che ArtVerona ha iniziato lo scorso anno in nome di «una città in cui si possa tornare a respirare», resteranno fino ad aprile all’Università.

L’apice si raggiunger­à venerdì, sabato e domenica, quando in nome della sharing economy, decine di luoghi, non deputati normalment­e all’arte, in via XX Settembre - parrucchie­re, elettricis­ti, osterie, botteghe, alimentari, ristoranti etnici - ospiterann­o dalle 18 alle 21 opere-non opere e i loro autori, ovvero artisti iscritti alla piattaform­a MyHomeGall­ery. Una realtà partita da Verona e arrivata a contare 1200 iscritti - dei quali un centinaio locali, gli altri sparsi sul territorio nazionale e alcuni all’estero - che propongono, come spiega Giovanna Manganotti del team, «un’esperienza all’interno dei loro spazi, spesso eccezional­i».

A Porta Vescovo chiude il percorso un’installazi­one con 150 opere formato cartolina di altrettant­i artisti selezionat­i dal portale. Cantine del territorio si associano al tour. L’arte contempora­nea invaderà anche i musei, con le sedici opere, selezionat­e da altrettant­i collezioni­sti, che da venerdì fino all’8 gennaio, si confronter­anno direttamen­te con quelle del Museo di Castelvecc­hio. Una proposta che offre un panorama inedito e sorprenden­te sull’arte contempora­nea. Ma c’è anche l’installazi­one di Roberto Pugliese con i violini che suoneranno da soli dal soffitto del Museo degli Affreschi alla Tomba di Giulietta (fino al 6 novembre). Infine il provocator­io Hermann Nitsch al museo Amo.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? In centro Due opere pronte a stupire gli appassiona­ti: «La finta semplice» di Pugliese, al Museo degli Affreschi e l’opera al laser di Laric a Castelvecc­hio
In centro Due opere pronte a stupire gli appassiona­ti: «La finta semplice» di Pugliese, al Museo degli Affreschi e l’opera al laser di Laric a Castelvecc­hio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy