Scuola per artisti e visite guidate Così il Nobel Dario Fo sigla il suo patto d’amore con la città
Lo aveva promesso prima dell’estate: il giullare più famoso d’Italia aveva «convocato» il mondo delle associazioni e degli artisti in Gran Guardia. Proprio lì, Dario Fo annunciò il suo patto d’amore con Verona, coinvolgendo l’intera città in un progetto culturale che non restasse chiuso ad un, pur prezioso, museo della memoria dedicato proprio all’artista e alla compagna Franca Rame.
Così è stato: ieri è stato siglato il protocollo d’intesa tra il Comune, l’Archivio di Stato ed il Museo Archivio Laboratorio - MusALab Franca Rame Dario Fo, per lo sviluppo di azioni coordinate finalizzate alla valorizzazione del patrimonio archivistico e del teatro, quali strumenti di promozione e diffusione della cultura. A sottoscrivere il documento il consigliere incaricato alla Cultura Antonia Pavesi, il direttore dell’Archivio di Stato Roberto Mazzei e la direttrice del MusALab Mariateresa Pizza.
«Il MusALab rappresenta per la città un dono dallo straordinario valore artistico e culturale – sottolinea Pavesi – un ricco patrimonio che va il più possibile condiviso attivando, con tutte le istituzioni ed associazioni del territorio, un circuito di relazioni per promuoverne la conoscenza, con progetti ed iniziative: a breve, ad esempio, è previsto l’inserimento dell’Archivio di Stato e del MusALab nel circuito della Verona card e, per quanto riguarda il MusALab, la presenza nella rassegna dei cortili teatrali estivi. Soluzioni che puntano ad avvicinare la cittadinanza all’area degli ex Magazzini generali e, in particolare, a far conoscere nuovi e spazi riqualificati della città».
L’accordo, approvato sia dalla giunta che dalla Direzione generale archivi, prevede decine di iniziative, dalla promozione e valorizzazione del patrimonio documentario conservato nell’Archivio di Stato e nell’archivio Fo-Rame alla divulgazione di materiale informativo relativo a tutti gli eventi, comprese le visite guidate, con particolare attenzione al mondo della scuola. Previsti, infatti diversi laboratori su arte e spettacolo, ma anche rappresentazioni teatrali e convegni internazionali. Non solo: il premio Nobel dovrebbe essere protagonista anche del «Ruzante» dell’Estate Teatrale Veronese.