Le tappe della vicenda
La legge del 2007
Il 7 marzo 2007 viene approvata la legge, ispirata dal consigliere Daniele Stival e recepita dall’assessore Flavio Tosi, che dispone la sospensione dell’obbligo vaccinale contro poliomielite, tetano, difterite ed epatite B. Per i nati a partire dal 1. gennaio 2008 la decisione viene rimessa alla valutazione dei genitori.
Il calo della copertura
A distanza di quasi un decennio la copertura vaccinale registra un netto calo: da 97,5-97,7% a 90,8-91,3% a seconda dei sieri. Il Veneto passa così dal primo al terzultimo posto in Italia. I numeri aprono un dibattito che il Corriere del Veneto segue approfondendo le ragioni della medicina ufficiale e i pareri dei contrari.
L’intervento del ministro
Di fronte ai dati registrati in Veneto trapela la preoccupazione di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. La posizione dell’esponente del governo è stata espressa anche in sede europea: «Bisogna contrastare i movimenti no vax che proliferano su Internet e diffondono paure prive di basi scientifiche».
La posizione di Zaia
La legge vigente prevede che il presidente della Regione, «in caso di pericolo per la salute pubblica», possa sospenderne l’applicazione con un’ordinanza. Il governatore Luca Zaia interviene sul tema annunciando la riapertura del dossier con il coinvolgimento di esperti: «Se io avessi un figlio, lo vaccinerei».
Le iniziative a Ferro Fini
Il dibattito si apre in consiglio regionale. Il dem Claudio Sinigaglia presenta un progetto di legge, sottoscritto anche da rappresentanti del centrodestra, per l’abrogazione della legge. Lo zaiano Fabrizio Boron convoca la commissione Sanità per mercoledì 19 ottobre con l’audizione di assessori e dirigenti.