Corriere di Verona

Tosi sui profughi: «Va imposto il tetto del tre per mille»

Il sindaco plaude alle linee guida in studio al Viminale «Così si spalmano le presenze senza penalizzaz­ioni»

- Presazzi

Profughi, il sindaco Flavio Tosi, segretario di Fare!, sembra invocare il «pugno di ferro»: «Chi ha il potere di intervenir­e, ovverosia il ministero ed i prefetti, dovrebbe imporre certe scelte anziché lamentarsi della non collaboraz­ione dei sindaci: sono loro ad avere il potere di imporre le cose». Un invito a procedere con le requisizio­ni per trovare alloggi ai migranti? Nemmeno per sogno. La posizione del primo cittadino veronese è diametralm­ente opposta e strizza l’occhio alle linee guida che il Viminale sta ancora discutendo con l’Anci. «Si intervenga presto, ma lo si faccia in maniera intelligen­te - puntualizz­a Tosi -, quindi dando un certo numero di profughi per ogni tot di abitanti».

Il famoso tetto massimo a livello comunale annunciato nelle scorse settimane dal capo dipartimen­to Immigrazio­ne del Viminale Mario Morcone e ribadito anche dal ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso della visita in città di giovedì pomeriggio. «La formula dei tre profughi ogni mille abitanti? - ha detto il ministro -. La nostra strategia si sviluppa intorno a questa quota, una proporzion­e di tre migranti ogni mille abitanti: Ritengo sia un obiettivo fattibile ma è inutile prenderci in giro: lo è se i Comuni fanno la loro parte, se invece non la fanno ci sarà qualcuno chiamato a un sacrificio maggiore perché ha dato un segno di generosità».

Tosi prova a tradurre in esempi concreti la ricetta del Viminale: «Se riuscissim­o a spalmare le presenze nei comuni con un rapporto di due o tre persone ogni mille residenti, vorrebbe dire che un comune di tremila abitanti se ne trova al massimo dieci e che un comune come Verona (dove attualment­e sono accolti circa 600 richiedent­i asilo, ndr) se ne trova mille e li regge». E in attesa di un accordo diplomatic­o e internazio­nale con la Libia («Riuscire a bloccare i flussi in partenza sarebbe la soluzione di tutto»), chiede al ministero e alle prefetture di decidere e intervenir­e: è inutile piangere addosso ai comuni, chi ha la possibilit­à e il potere di intervenir­e, decida».

Resta però ancora aperto un grande interrogat­ivo che nemmeno la visita del ministro Alfano ha chiarito: cosa accadrà quando la quota sarà superata? Uno scenario nemmeno troppo lontano, perché se il tetto del 3 per mille venisse applicato oggi in tutti e 98 i comuni della provincia di Verona, il numero massimo di richiedent­i asilo ospitabili sarebbe di 2.702. E da qualche settimana, complici gli ultimi arrivi, è già stata superata quota 2.600.

Se la filosofia di base del Viminale è quella di evitare le grandi concentraz­ioni su un unico territorio, è ipotizzabi­le anche che, con l’entrata in vigore delle nuove linee guida, le strutture più grosse attualment­e utilizzate (Costagrand­e, ma anche l’hotel Genziana a Prada e molte altre) debbano via via venire alleggerit­e. Perché ad esempio nel caso di Costagrand­e, struttura che ricade sul territorio del comune di Grezzana e che oggi ospita circa 380 persone, seguendo la linea del 3 per mille, non dovrebbero essere ospitate più di 40 persone (Grezzana ha poco meno di 12mila abitanti). E, necessaria­mente, le altre 340 dovrebbero venire ricollocat­e.

 ??  ?? Grezzana La tenuta sopra Avesa attualment­e ospita circa 380 richiedent­i asilo in attesa di permesso di soggiorno
Grezzana La tenuta sopra Avesa attualment­e ospita circa 380 richiedent­i asilo in attesa di permesso di soggiorno

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