I grillini: tariffe, in arrivo sanzioni dall’Authority Cordioli: tutte falsità
Botta e risposta tra grillini e Acque Veronesi dopo che ieri il M5S ha dato notizia che «il 3 marzo l’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico ha notificato ad Acque Veronesi l’avvio del procedimento disciplinare per aver violato le disposizioni relative al metodo per il calcolo tariffario. Infatti dal 5 al 9 Settembre 2016 la Guardia di Finanza ha svolto - scrivono i pentastellati - una verifica ispettiva presso l’azienda. Dalla documentazione acquisita risulta che Acque Veronesi ha sottostimato il valore della rete fognaria, ha iscritto come bene acquistabile all’ingrosso l’Iva, mentre è un’imposta e infine, tra i costi, ha dichiarato l’acquisizione di personale che era già alle proprie dipendenze - afferma il capogruppo M5S Gianni Benciolini - tali errori creano evidentemente una rappresentazione non corretta del bilancio e inoltre, come rilevato dall’authority, vi è una violazione della regolazione tariffaria che dipende anche dai parametri attribuiti agli elementi del bilancio. Ora attendiamo solo la sanzione». A riguardo, il, candidato sindaco grillino Alessandro Gennari aggiunge che «il M5S vuole dare alle nostre aziende partecipate la competenza specifica per ogni settore attraverso bandi pubblici e valutare periodicamente i risultati conseguiti».
Ma il presidente della partecipata Niko Cordioli nega categorico: «Non c’è nulla di vero, nessuna sottostima del valore della rete fognaria (peraltro di proprietà di Agsm), né tantomeno alcuna violazione in materia di pagamenti dell’Iva o di regole tariffarie: i grillini hanno totalmente travisato il contenuto della Deliberazione dell’Autorità di controllo del settore che non scrive di alcuna sottostima delle reti fognarie di proprietà di Agsm, mentre in materia di Iva addebitata dai Comuni per l’uso delle infrastrutture, Acque Veronesi ha addirittura ottenuto, per prima in Italia, un interpello fiscale risultato favorevole alle modalità dalla Società stessa applicate; nello specifico Acque Veronesi ha prudentemente accantonato nel proprio bilancio una cifra pari all’Iva normalmente indeducibile per i Comuni proprietari delle reti del servizio idrico integrato (acquedotti, fognature e depuratori). Una volta accertato che i Comuni potevano invece dedurla, tale accantonamento è stato annullato, azzerando quindi il costo accantonato in precedenza. Inoltre, il personale che lavorava sugli impianti acquisiti da Acque Veronesi successivamente all’avvio della gestione nel 2007, è stato correttamente trasferito dai Comuni alla nostra Azienda. E visto che si parla di tariffe, si ricorda che quelle applicate da Acque Veronesi sono tra le più basse del Veneto e di Italia. Il M5S ha fatto un buco nell’acqua».
Niko Cordioli Nessuna sottostima del valore della rete fognaria, né violazioni in materia di pagamenti