Corriere di Verona

Patto su Sboarina, Lega verso il sì

Oggi Salvini a Verona, scelta attesa lunedì. Bendinelli (Forza Italia): chiuso il cerchio

- Corazza

Vicino l’accordo nel centrodest­ra su Federico Sboarina candidato sindaco. La Lega, che puntava sul suo senatore Paolo Tosato dovrebbe decidere lunedì, oggi Salvini sarà a Verona. Bendinelli da Forza Italia marca le distanze da Massimo Giorgetti e spiega: «Si è chiuso il cerchio».

La firma in calce all’accordo ancora non c’è, ma il centrodest­ra veronese pare aver ormai deciso che il suo candidato sindaco alle elezioni comunali sarà Federico Sboarina.

È stata la Lega Nord a proporre il nome dell’avvocato, già assessore per An nella prima giunta Tosi e oggi leader dell’associazio­ne Battiti, come possibile soluzione di sintesi al tavolo nazionale che governa le candidatur­e della coalizione. Niccolò Ghedini di Forza Italia ha dato il suo assenso. Una svolta a sorpresa, quella del legale fedelissim­o di Silvio Berlusconi, anche per la stessa Lega, che ha impresso un’accelerazi­one improvvisa dopo settimane di empasse.

Ufficialme­nte, il candidato del Carroccio resta il senatore Paolo Tosato che tuttavia, fin dall’inizio, ha dichiarato di esser pronto a fare un passo indietro in presenza di una candidatur­a condivisa. Oggi, sarà a Verona il segretario federale leghista Matteo Salvini per una riunione interna, cui seguirà una conferenza stampa. Non ci dovrebbe essere nessuna indicazion­e perentoria, in un senso o nell’altro perché la linea è quella di lasciare l’ultima parola ai militanti veronesi. Il momento della scelta dovrebbe essere lunedì: tra l’ipotesi di correre in solitaria con Tosato e quella del suo sacrificio per una soluzione unitaria su Sboarina, è probabile che prevalga la seconda.

«Mi è stato assicurato che non c’è ancora nulla di concluso - dice il segretario provincial­e della Lega, Paolo Paternoste­r - Credo comunque che un accordo del centrodest­ra unito lo si troverà entro qualche giorno. La Lega di Verona, come è compatta adesso su Paolo Tosato, lo sarà anche sostenendo un eventuale altro candidato che ci sarà indicato dalla nostra segreteria. L’obiettivo principale e è quello di vincere, sul resto ci accordiamo».

Segnali inequivoca­bili di un avviciname­nto a Sboarina arrivano da uno dei due coordinato­ri di Forza Italia a Verona. Se l’altro, Massimo Giorgetti, ha tuonato contro l’ipotesi («Sarebbe un fatto grave», ha dichiarato ieri al Corriere di Verona), ben diversa è la posizione di Davide Bendinelli: «Si è chiuso un cerchio - afferma Rispettiam­o una scelta fatta in base a logiche politiche, anche nell’ottica di una redistribu­zione delle candidatur­e per evitare un monopolio della Lega». Quanto a Sboarina «è un bravo ragazzo, che rappresent­a una nuova generazion­e di amministra­tori, un nome spendibili­ssimo che già i sondaggi certificav­ano avere un consenso importante».

Le conseguenz­e di questa spaccatura in Forza Italia sono tutte da valutare: non è da escludere un distacco della componente che fa capo a Massimo Giorgetti e al fratello Alberto (deputato che Silvio Berlusconi in persona indicò come candidato sindaco oltre un anno fa), anche nell’ottica di un possibile accordo con Flavio Tosi. Questo però non inficerebb­e l’unità (formale) del centrodest­ra, visto che il simbolo di Forza Italia resterebbe appaiato a quella della Lega, a sostegno di Sboarina.

«La gente è stufa di litigi, giochetti e veti incrociati tipici del vecchio modo di fare politica», interviene Stefano Casali, consiglier­e regionale della lista Tosi e leader di Verona Domani che, da qualche tempo, ha fatto gruppo con Battiti e Fratelli d’Italia nel ribadire che l’obiettivo «è quello di ricostruir­e e ricompatta­re l’area del centrodest­ra oggi più che mai frammentat­a e confusa, sia a livello locale, che nazionale» a partire da valori e programmi. «Sono abituato a non dar nulla per scontato, ma mi pare siano stati fatti dei bei passi avanti», aggiunge Ciro Maschio, di FdI.

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