Torna la Bra blindata barriere e pattuglie durante il Vinitaly
Sicurezza, vertice in prefettura. E il Comune trova i fondi per le barriere a scomparsa
Sarà una piazza Bra blindata in occasione del Vinitaly. Transito vietato ai veicoli privati nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 aprile. Nel corso del vertice di ieri mattina in prefettura è stato messo a punto il piano di sicurezza anti-terrorismo in vista dei prossimi appuntamenti che richiameranno migliaia di visitatori in centro. E intanto spuntano i soldi per finanziare il maxi piano di «difesa passiva» per la Bra: si fa più vicina l’installazione delle barriere a scomparsa.
Sarà una Bra «blindata» quella che accoglierà i visitatori in arrivo in città per il Vinitaly. Niente camion né auto: vietato il transito ai veicoli privati in una sorta di anteprima del maxi piano di sicurezza predisposto per la stagione estiva. La decisione è stata presa ieri mattina nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Salvatore Mulas. Un vertice in programma già da tempo, nel corso del quale, inevitabilmente, si è discusso anche di quanto avvenuto a Londra. Perché, quando si tratta di terrorismo, purtroppo la guardia non può essere mai abbassata.
A Capodanno, dopo gli attentati di Nizza e Berlino, si era optato per la soluzione dei new jersey in cemento su corso Porta Nuova. Barriere anti-tir che di fatto sbarravano la strada a qualsiasi mezzo intenzionato a raggiungere l’Arena. Ma, come più volte ricordato da prefetto, sindaco e questore, l’optimum a cui tendere resta quello di un sistema più «agile» che possa prevedere una serie di barriere a scomparsa in grado di attivarsi a comando (il tutto opportunamente «condito» da un’implementazione del numero di telecamere in zona per consentire un controllo da remoto). La soluzione più probabile, sembra essere quella di una sorta di pilomat da installare in largo degli Alpini e di fronte a San Luca. Ma il Comune si è trovato di fronte a quello che, in questi casi, rischia di rappresentare sempre il problema più insormontabile: quello dei soldi. Nelle ultime ore, però, qualcosa si muove e sembra che la giunta abbia trovato il tanto atteso finanziamento. «La macchina si è messa in moto e questo non può che farmi molto piacere» ha commentato ieri il prefetto Mulas che, come riportato dal Corriere di Verona nei giorni scorsi, si stava già orientando verso una «soluzione tampone» in vista dell’estate con fioriere e deviazioni al traffico per proteggere la Bra «garantendo le esigenze di fruizione turistica della piazza e della città intera». Se i soldi dovessero finalmente arrivare, i bandi per l’assegnazione dei lavori potrebbero essere pubblicati in tempi brevissimi e non è escluso che i primi effetti potrebbero già vedersi in occasione della prima in Arena.
Nel frattempo, si pensa al Vinitaly e alle migliaia di visitatori attesi in città specialmente nel fine settimana tra l’8 e il 9 aprile. Alla riunione di ieri mattina, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine e della polizia municipale, erano presenti anche i vertici della Fiera per mettere a punto gli ultimi dettagli riguardanti sicurezza e viabilità. Quel che è certo è che piazza Bra sarà «off-limits» al traffico privato già da sabato con l’attesissima anteprima di Operawine in Gran Guardia. E anche per il giorno successivo si replicheranno gli sbarramenti in largo degli Alpini e all’altezza di volto San Luca. Accesso consentito solo al trasporto pubblico (autobus e taxi) e veicoli deviati in piazza Cittadella. A sbarrare la strada, con ogni probabilità, ci saranno ancora fioriere e pattuglie delle varie forze dell’ordine. Ma potrebbe trattarsi dell’ultima volta. Perché in occasione del prossimo grande appuntamento in Bra, quello dell’avvio della stagione lirica, si potrebbero già vedere in azione i dispositivi previsti dal piano studiato a tavolino nei mesi scorsi. E per l’estate, non è escluso l’arrivo di rinforzi in città e nella zona lago con l’arrivo di migliaia di turisti anche dal Nord Europa.
Intanto, a seguito dell’innalzamento dell’allerta terrorismo dopo gli attentati di Londra e Anversa, il prefetto ha riaggiornato i sistemi di sicurezza a protezione dei cosiddetti luoghi sensibili. «Ho voluto anche rimarcare la fondamentale importanza del lavoro di intelligence» ha concluso Mulas.