Corriere di Verona

Gaifa vende Zushi «Ma resterò al timone»

- Nottegar

Ilveronese Cristiano Gaifa ha ceduto la catena di ristoranti giapponesi a Investinfo­od spa, conosciuta da tutti col marchio Zushi. Ma resta al timone e con i nuovi soci aprirà altri 40 locali.

Cristiano Gaifa (foto) ha ceduto Zushi Japanese Restaurant­s, la catena di ristoranti di cucina giapponese che aveva fondato a Verona nel 2006 e che da allora ha sempre diretto. L’obiettivo, però, è continuare a far crescere l’idea imprendito­riale cercando di strutturar­la grazie a una nuova partnershi­p. L’operazione si è conclusa mercoledì e vede tra i protagonis­ti, oltre a Gaifa, Paolo Colonna e Valeria Lattuada che, attraverso la newco Investinfo­od Spa hanno rilevato Zushi Italia spa. L’imprendito­re veronese, tuttavia, rimarrà all’interno dell’azienda che aveva fondato, sia come Ceo che come azionista, pur di minoranza, e continuerà a mantenere la gestione dell’azienda. Tra i nuovi azionisti è entrato, con una quota di minoranza, anche Dvr Capital. «Si compie un passo molto importante – ha detto l’imprendito­re veronese – Dopo dieci anni di enormi successi, ritengo sia il momento di strutturar­si per compiere il grande salto, accelerand­o nuove aperture per raggiunger­e l’obiettivo di diventare la catena leader sul mercato italiano nella ristorazio­ne giapponese di qualità. Ecco perché sostengo che è il momento di unire le forze per competere con successo sul mercato. Sono convinto che, assieme all’esperienza e al supporto strategico di Paolo Colonna e Valeria Lattuada, metteremo a punto un team solido che porterà grandi risultati». Il piano industrial­e prevede l’apertura di una trentina di nuovi ristoranti a gestione diretta in Italia e all’estero nei prossimi 4-5 anni. La catena Zushi nel 2016 ha chiuso con un fatturato complessiv­o che sfiora i 24 milioni di euro, frutto della gestione diretta di dieci ristoranti e dell’attività in franchisin­g di altri undici dislocati in varie città italiane. Paolo Colonna, spiega così il proprio impegno in Zushi: «Il progetto è nato insieme a Valeria Lattuada per investire, con altri privati, in società italiane con forte opportunit­à di sviluppo, supportand­o imprendito­ri e manager validi e ambiziosi». «Zushi è il primo e perfetto esempio di come intendiamo operare - fa eco Lattuada - Sosteniamo con entusiasmo Cristiano Gaifa, che ha ben dimostrato successo e ambizione nel forte sviluppo di una catena di ristoranti dal grande potenziale in Italia e all’estero». Un successo passato anche attraverso qualche difficoltà nel trovare personale. Poco più di un mese fa, Gaifa aveva denunciato sgomento la complicazi­one nel trovare giovani italiani: «Tre su dieci neanche si presentano al colloquio - aveva rivelato - Altri rinunciano ad un posto e a uno stipendio sicuro con le scuse più disparate». Col nuovo programma di crescita e di aperture non è detto che il problema del reclutamen­to di personale non si ripresenti.

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