«Pilomat a scomparsa per blindare la Bra» Stanziati 200 mila euro
L’annuncio del sindaco: «Se il prefetto ordina la procedura d’urgenza si fanno prima»
Duecentomila euro per mettere in sicurezza piazza Bra. È la cifra stanziata dalla giunta per il piano antiterrorismo messo a punto nel corso dei vertici in prefettura. Il sindaco Tosi: «Pronti con i bandi. Barriere a scomparsa attive per Natale». Ma potrebbe scattare la procedura d’urgenza.
Per la prima in Arena, probabilmente, si farà ancora affidamento sulle fioriere e sull’implementazione del numero di pattuglie previste in occasione del fine settimana dell’ormai imminente Vinitaly. Ma ormai il progetto di una piazza Bra sempre più «blindata» si fa davvero più concreto. Come anticipato ieri dal Corriere di Verona, il Comune ha finalmente trovato i fondi per finanziare il piano messo a punto nel corso dei vari vertici in prefettura alla presenza del prefetto Salvatore Mulas e dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Ed è lo stesso sindaco Flavio Tosi, ora, a confermare e svelarne i dettagli: «Nell’ultima seduta di giunta di mercoledì abbiamo deciso di stanziare 200mila euro per la messa in sicurezza di piazza Bra. Secondo i nostri calcoli, potrebbero bastarne anche 170mila, ma abbiamo voluto stare larghi per consentirci spazi di manovra e poter così agire senza intoppi». L’idea è quella di cui il sindaco aveva parlato già a Capodanno, quando si era optato per delle barriere in cemento all’altezza dei Portoni della Bra e di largo degli Alpini: «Pensiamo a un intervento strutturale – aveva detto lo scorso 30 dicembre -, sul modello di quanto avviene oggi in prossimità di ambasciate e ministeri con barriere a scomparsa». E il modello previsto è proprio quello. «Pensiamo all’installazione di due sistemi tipo “pilomat”: uno prima del Liston e l’altro all’altezza di Palazzo Barbieri» prosegue il primo cittadino. Il progetto è già in fase avanzata: la conferma arriva quando Tosi affronta il problema dell’attivazione di tali sistemi: «In Corso Portoni Borsari il pilomat si abbassa automaticamente quando i mezzi di soccorso o le pattuglie delle forze dell’ordine azionano le sirene – puntualizza -. Ma stiamo pensando anche di mettere in Bra una guardia giurata che azioni tale barriera al bisogno: quando si presenta un camion che deve scaricare in piazza, la guardia insieme a uno degli addetti della ditta di trasporti, aziona il dispositivo». Perché l’input del prefetto Mulas, sulla scorta di quanto disposto dal Viminale, è stato preciso: le aree di massima concentrazione di persone devono essere off-limits al traffico privato. Trovate le risorse per finanziare il tutto, si tratta ora di concentrarsi sui tempi. Il sindaco invita a essere realisti senza farsi prendere da facili entusiasmi: «Tutto potrebbe essere cantierabile a ottobre – spiega Tosi -. Ora dovremo mettere a gara il tutto, e assegnarlo. A quel punto il cantiere potrebbe partire a luglio, in piena stagione areniana e potrebbe essere complicato». Un’accelerata al tutto potrebbe arrivare solo nel caso in cui la prefettura vidimasse il tutto come «procedura d’urgenza», un’ipotesi che di fatto consentirebbe l’assegnamento diretto dei lavori evitando i tempi tecnici del bando. Nel frattempo, comunque, il piano per mettere in sicurezza il salotto buono della città, è stato affinato e sarà testato già in occasione del Vinitaly: sabato 8 e domenica 9 aprile la piazza sarà off limits a tutti i veicoli privati grazie a un sistema di barriere (fioriere e pattuglie) all’altezza di volto San Luca e largo degli Alpini con il traffico deviato su piazza Cittadella. Le fioriere sistemate a dicembre in piazzetta Scalette Rubiani, via dietro Anfiteatro e via Leoncino, di fatto hanno già contribuito a limitare il transito di veicoli a ridosso dell’Arena e sono destinate a rimanere al loro posto per tutta l’estate. Inoltre, a breve , potrebbero essere installati altre barriere irremovibili in altri punti di accesso alla piazza.
Tosi Sistema simile a quello del pilomat di Corso Porta Borsari