Corriere di Verona

La Cisl sceglie la continuità con Castellani

- Samuele Nottegar

Conferma del mandato doveva essere e conferma è stata. Ieri, il 18° congresso della Cisl di Verona ha eletto Massimo Castellani (foto) a segretario generale del maggiore sindacato scaligero. Si tratta del terzo incarico consecutiv­o, visto che Castellani venne scelto, per la prima volta, come leader provincial­e, in piena crisi economica, nel 2009. A dire la verità, incertezze sull’esito del voto non ce n’erano: Castellani era l’unico candidato alla segretaria e anche da segretario in pectore aveva dichiarato di attendersi un «congresso tranquillo». Più articolato, invece, il suo impegno per quanto riguarda il futuro del sindacato da lui guidato. «Tra i miei obiettivi – ha ribadito durante la due giorni congressua­le – c’è quello di dare un nuovo gruppo dirigente alla Cisl per gli anni futuri». Intanto, il rinnovamen­to è partito dalla segreteria che sarà composta da sole tre persone: oltre al segretario generale ne fanno parte Silvano Pandolfo, confermato visto che già ricopriva il ruolo di segretario amministra­tivo e Marta Castiglion­i, new entry, provenient­e dalla categoria dei bancari. In più la nuova Cisl di Verona potrà contare su due dipartimen­ti che si occuperann­o specificam­ente di industria e pubblico impiego. Castellani è stato eletto alla segreteria con 81 voti su 83 votanti. «Sono soddisfatt­o – ha commentato – della fiducia che mi è stata data. Ci impegnerem­o a realizzare quanto proposto nel corso del congresso, affrontand­o i temi della precarietà, povertà, immigrazio­ne, dei rinnovi contrattua­li e della rigenerazi­one urbana». Il segretario, infatti, nella sua relazione aveva indicato le linee strategich­e del suo impegno: rinnovamen­to del sindacato che deve stare al passo con le innovazion­i dell’industria 4.0, ma anche attenzione al precariato introdotto dalle nuove forme contrattua­li. E soprattutt­o, lotta alla povertà: un impegno che ha ribadito come simbolo del proprio mandato. Con un occhio, tuttavia, anche allo sviluppo futuro della città. «Ci interessa ragionare – ha sottolinea­to – anche su come diventerà la Verona del futuro visto che non mi sembra che gli attuali amministra­tori abbiano le idee molto chiare. Per questo abbiamo avviato un progetto con l’università».

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