La Cisl sceglie la continuità con Castellani
Conferma del mandato doveva essere e conferma è stata. Ieri, il 18° congresso della Cisl di Verona ha eletto Massimo Castellani (foto) a segretario generale del maggiore sindacato scaligero. Si tratta del terzo incarico consecutivo, visto che Castellani venne scelto, per la prima volta, come leader provinciale, in piena crisi economica, nel 2009. A dire la verità, incertezze sull’esito del voto non ce n’erano: Castellani era l’unico candidato alla segretaria e anche da segretario in pectore aveva dichiarato di attendersi un «congresso tranquillo». Più articolato, invece, il suo impegno per quanto riguarda il futuro del sindacato da lui guidato. «Tra i miei obiettivi – ha ribadito durante la due giorni congressuale – c’è quello di dare un nuovo gruppo dirigente alla Cisl per gli anni futuri». Intanto, il rinnovamento è partito dalla segreteria che sarà composta da sole tre persone: oltre al segretario generale ne fanno parte Silvano Pandolfo, confermato visto che già ricopriva il ruolo di segretario amministrativo e Marta Castiglioni, new entry, proveniente dalla categoria dei bancari. In più la nuova Cisl di Verona potrà contare su due dipartimenti che si occuperanno specificamente di industria e pubblico impiego. Castellani è stato eletto alla segreteria con 81 voti su 83 votanti. «Sono soddisfatto – ha commentato – della fiducia che mi è stata data. Ci impegneremo a realizzare quanto proposto nel corso del congresso, affrontando i temi della precarietà, povertà, immigrazione, dei rinnovi contrattuali e della rigenerazione urbana». Il segretario, infatti, nella sua relazione aveva indicato le linee strategiche del suo impegno: rinnovamento del sindacato che deve stare al passo con le innovazioni dell’industria 4.0, ma anche attenzione al precariato introdotto dalle nuove forme contrattuali. E soprattutto, lotta alla povertà: un impegno che ha ribadito come simbolo del proprio mandato. Con un occhio, tuttavia, anche allo sviluppo futuro della città. «Ci interessa ragionare – ha sottolineato – anche su come diventerà la Verona del futuro visto che non mi sembra che gli attuali amministratori abbiano le idee molto chiare. Per questo abbiamo avviato un progetto con l’università».