«Mi sento offeso a livello personale e politico Alle comunali con Tosi? Ci sto pensando»
Alberto Giorgetti infuriato dopo la scelta del suo partito di appoggiare Sboarina: «Grave errore»
Il deputato forzista: «Territorio scavalcato., ero pronto a fare il vice di Tosato. Ora sono un uomo libero»
VERONA Mai colpire sotto la cintura un deputato boxeur come Alberto Giorgetti. Nemmeno il tempo di leggere il comunicato stampa con cui il commissario veneto di Forza Italia, Adriano Paroli, annunciava di sostenere la candidatura a sindaco di Federico Sboarina, che l’ex sottosegretario all’Economia ha infilato i guantoni, è salito sul ring, e ha cominciato a menare fendenti (a parole) come mai ci era capitato di sentire. «L’ho presa decisamente male - attacca - e mi sono offeso a livello personale e politico. La candidatura di Sboarina è un grave errore commesso da Paroli e da Forza Italia».
Cosa l’ha offesa Giorgetti? «Prima di tutto il modo. Credo che dopo la mia candidatura a sindaco indicata da Silvio Berlusconi in persona non si potesse liquidare tutto con un gelido comunicato di un commissario bresciano».
Lei però ha detto che si tratta anche di un errore politico. Perché?
«Perché ci è stato spiegato che bisognava fare una battaglia d’identità. Ma proprio la candidatura di Sboarina è una contraddizione di questa volontà. Anche perché .... ». Dica...
«Non più tardi di una settimana fa il commissario mi ha chiesto se ero disposto a candidarmi autonomamente per farla pagare alla Lega».
E lei cosa rispose?
«Che non era il caso e abbiamo proposto un accordo al tavolo nazionale».
E qual era questo accordo? «Nel rispetto delle percentuali di partito in Veneto, candidato leghista in ticket con un forzista. Quindi il senatore Paolo Tosato candidato a sindaco e io vice, magari solo per il primo periodo. In seconda ipotesi, sempre Tosato candidato a sindaco con un altro nostro esponente come vice».
Perché non è passata questa proposta?
«Ci ha pensato il tavolo nazionale. Che non ha capito che la candidatura di Sboarina è dannosa per il centrodestra, dato che non suscita entusiasmo né nella base leghista né in parte di Forza Italia, soprattutto quella che non dimentica la storia del nostro partito».
In che senso?
«Nel senso che il sottoscritto è parlamentare dal 1996, è stato candidato a sindaco da Berlusconi in persona, ha tenuto la barra nei momenti più difficili, è stato a lungo coordinatore regionale del Pdl, ha ricoperto incarichi di governo. E mio fratello Massimo è il vicepresidente più votato d’Italia di un consiglio regionale... Per cui a Paroli dico che è una castroneria sostenere che Sboarina è di Forza Italia visto che lui è espressione di Battiti, un’associazione che nasce come antagonista ai partiti tradizionali, quindi anche a noi».
Succede sempre così, Giorgetti, quando le decisioni sulle candidature piovono dall’alto?
«Non sempre, ma in questo caso sì. L’indicazione di Sboarina è la sintesi del ticket di vertice formato da Salvini e Paroli. E mi lascia aggiungere: alla faccia del territorio».
Ma scusi Giorgetti, non ha provato a chiamare Berlusconi quando ha capito che la situazione stava precipitando?
«L’ho fatto. Ma non mi ha mai risposto e non mi ha richiamato. Sarà stato impegnato».
Ma era stato proprio Berlusconi a candidarla...
«Lo so, ma evidentemente aveva altro a cui pensare». Cosa pensa di fare? «Adesso io mi sento un uomo libero e come tale avrò mani libere. Ci sono tanti esponenti forzisti che hanno abbracciato altri progetti civici... quindi potrò farlo anch’io».
A chi si riferisce?
«Beh, basta guardare l’attuale giunta del Comune di Verona e si scopre che ci sono Anna Leso e Alberto Bozza, due forzisti con storie di partito più pregnanti e significative di quelle di Sboarina...».
Quindi ci sta dicendo che sta pensando di appoggiare la lista di Flavio Tosi alle prossime elezioni?
«Io sono, e resto, un uomo di centrodestra. Per cui è ovvio che nell’area di Tosi ho più punti di riferimento. Diciamo che ci sto pensando, che è una concreta possibilità e che, a oggi, è quella di più facile collocazione. Poi, al momento opportuno, tirerò le somme».
Come farà a tirare le somme?
«A partire dai prossimi giorni valuterò i programmi delle forze politiche in corsa alle comunali. La mia sarà un’analisi a 360 gradi, fermo restando che la priorità sarà per l’area moderata e che mi interessa un progetto amministrativo incentrato su Verona, non certo accordi stabiliti sull’asse Milano-Brescia».
Detta così sembrerebbe un’apertura anche al centrosinistra...
«Beh... Vedremo se, dopo l’esito delle primarie del Pd, anche in quell’area si costruirà qualcosa di centrista».
Paroli mi ha chiesto una settimana fa se ero disposto a candidarmi autonomamente per Forza Italia perché voleva sanzionare il comportamento della Lega
È una castroneria dire che Sboarina è di Forza Italia Sboarina è di un’associazione, Battiti, che è nata come antagonista ai partiti tradizionali, quindi anche a Forza Italia