I new jersey dipinti dagli studenti in Bra (ma a ottobre spariscono)
Studenti del Nani Boccioni all’opera. Ma la giunta studia già i pilomat
Adesso quei blocchi bianchi che «chiudono» la Bra sono un po’ meno brutti. Ma per il futuro si sta lavorando per sostituirli con qualcosa di meglio, meno invasivo anche se altrettanto (o forse più) sicuro. Ieri mattina, una ventina di allievi del Liceo Artistico Nani-Boccioni hanno dipinto i blocchi di new jersey che erano stati collocati tra la piazza e via degli Alpini dopo i recenti attentati terroristici in diverse città europee.
L’assessore alla Cultura, Francesca Briani, ha definito quei piccoli murales come «degli ‘sguardi’ che invocano alla pace e alla fratellanza e che vogliono trasmettere un messaggio di fiducia». La stessa Briani ha annunciato peraltro che tra l’8 e il 10 ottobre i blocchi verranno spostati, una volta conclusi i concerti rock e pop in Arena. Era nei piani. Ma il problema della sicurezza resterà. E come verrà affrontato? Il tema è da tempo all’attenzione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luca Zanotto, che porterà una dettagliata (e definitiva) relazione sul tema all’attenzione della giunta, forse nel corso della prossima settimana o al massimo in quella successiva.
L’idea di Zanotto è quella di creare, al posto dei blocchi di jersey, dei tratti di ripari metallici blindati «a prova d’impatto», in grado cioè di resistere ad un camion lanciato contro di essi, come abbiamo purtroppo visto accadere a Nizza, a Stoccolma e a Barcellona. I ripari sarebbero però «a scomparsa», verrebbero cioè installati sotto il livello stradale, per essere innalzati solo quando necessario (grandi manifestazioni, opere areniane, spettacoli e raduni). In pratica siamo di fronte ai cosiddetti pilomat, già visti in tanti contesti urbani. Chi ha visto i bozzetti parla di strutture di colore giallo e nero, resistenti ma non eccessivamente spesse, per facilitare il «su e giù» in caso di bisogno.
Le strutture devono ovviamente essere autorizzate dalla Soprintendenza, un po’ come i cassonetti per i rifiuti, che anch’essi in centro storico saranno a scomparsa, e che quel permesso del Soprintendente l’hanno già ottenuto.
Tornando ai new jersey della Bra (davanti alla Gran Guardia, sia quelli verso Palazzo Barbieri che quelli più vicini al Liston) fanno parte del progetto startup del Liceo Artistico. La performance artistica vede coinvolti venti studenti, in parte allievi delle classi 4ª e 5ª del Liceo, in parte studenti appena diplomati o ex allievi ora iscritti all’Accademia di Belle Arti. A guidarli, accanto all’assessore Briani, la preside del Liceo, Mariangela Icarelli, ed il professor Gianni Psallidi, insegnante di Discipline pittoriche. I ragazzi hanno iniziato la performance dipingendo di bianco le pareti dei blocchi, per poi disegnarvi appunto una serie di “sguardi” con le bombolette spray. Occhi europei, occhi africani, occhi orientali, in una lunga sfilata multietnica che è un esplicito invito a guardare al futuro con maggiore fiducia.
Proprio per coniugare la necessaria sicurezza con l’imperdibile bellezza della Bra, nelle scorse settimane il nostro giornale aveva ospitato una lunga serie di proposte: Philippe Daverio aveva ipotizzato «l’uso di muretti di marmo veronese rosa e bianco», mentre Vittorio Sgarbi aveva proposto delle vere e proprie «isole d’acqua, barriere liquide che rallentino i camion salvando l’estetica». Altri avevano pensato alle tradizionali fioriere (magari…irrobustite) mentre Paolo Portoghesi aveva chiesto di coinvolgere gli artisti veronesi. Ed alcuni artisti, giovani ma già sicuramente validi, hanno cominciato da ieri a rispondere all’appello.
L’assessore Briani I new jersey saranno rimossi dalla piazza tra l’8 e il 10 ottobre