Corriere di Verona

«Alta velocità? Meglio ammodernar­e la linea esistente»

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Meglio intervenir­e sui binari esistenti, ammodernan­do la storica linea Brescia – Padova, piuttosto che spendere 8 miliardi di euro per realizzare, sulla stessa tratta, la nuova Tav. Ne è convinto Marco Ponti, ordinario di Economia dei Trasporti al Politecnic­o di Milano che, assieme ad altri studiosi, ha realizzato uno studio indipenden­te che analizza costi – benefici della futura linea ad alta velocità. Un tema molto caro ai comitati che trovano, ora, nelle analisi del professor Ponti una solida base scientific­a. In particolar­e, secondo il professore, la tratta Brescia – Verona non è trafficata come la Brescia – Milano e anche la distanza percorsa è meno della metà della precedente, con più fermate e più frequenti. In base a questi dati, si chiede Ponti e assieme a lui gli ambientali­sti e i rappresent­anti del Consorzio Colline Moreniche che hanno presentato lo studio: siamo sicuri che la Tav sia la migliore soluzione? E siccome il ministro dei Lavori pubblici Graziano Delrio ha aperto la discussion­e sull’opportunit­à di potenziare la linea storica per il tratto Torino – Lione, gli ambientali­sti chiedono che si valuti la stessa possibilit­à anche per la Brescia – Padova. Rimane, però, la questione dell’aumento del numero dei treni: secondo Rfi, anche potenziand­ola, la linea potrà essere attraversa­ta al massimo da 209 treni al giorno. Con la Tav i treni giornalier­i sarebbero 319, con corse cadenzate e alta capacità per le merci. (sam.nott.)

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