L’ultimo morto ha 27 anni. «La serie nera si allungherà»
Dai cellulari delle vittime comincia a venire a galla la verità. Analizzando contatti e tabulati telefonici, gli investigatori riusciranno a dare nomi e volti agli spacciatori della nuova super eroina che ha già provocato nove decessi a Mestre. Proprio ieri mattina era in programma l’analisi del telefonino di una delle vittime, un 33enne mestrino morto ad agosto dopo aver assunto eroina gialla, quella più pura, che i pusher nigeriani vendono soprattutto al parco Bissuola, ma si trova anche in zona stazione e quartiere Piave, ceduta da tunisini. Il 33enne, famiglia benestante, si era sentito male dopo una dose. La stessa droga che, con ogni probabilità, ha ucciso anche un 27enne, trovato morto lunedì dai genitori in camera da letto, in una casa di via Ca’ Rossa, a pochi metri dal commissariato. Il pm di turno, Roberto Terzo, ha disposto l’autopsia sul giovane, che negli ultimi anni ha avuto problemi di tossicodipendenza. Il so- spetto è che sia l’ennesima vittima dell’eroina gialla, che ha principio attivo superiore a quella standard e provoca, quindi, effetti potentissimi soprattutto sui più giovani, in chi ha fisico debilitato o non è abituato ad assumerla. Solo l’esito dell’esame, in programma nei prossimi giorni, potrà confermare l’ipotesi.
Questo decesso è solo l’ultimo di una lunga lista che, secondo gli esperti, è destinata ad aumentare, vista la velocità con cui si sta diffondendo la super eroina tra Mestre e Marghera. Talmente tanto da richiamare clienti anche da fuori provincia (come un 44enne vicentino trovato morto in un albergo di via Trento ai primi di settembre).
Tra le vittime c’è anche una ragazza di soli 21 anni, che qualche settimana fa si è sentita male subito dopo una dose di fronte al fidanzato, morendo prima dell’arrivo dei soccorsi.