Corriere di Verona

Electrolux, referendum su sabato e straordina­ri

- Federico Nicoletti

Electrolux, le assemblee spianano la strada alla trattativa sul lavoro straordina­rio al sabato. E l’intesa sarà sottoposta al referendum. Sono gli elementi essenziali della svolta sul nodo del lavoro straordina­rio al sabato, per recuperare volumi di produzione, uscito ieri dalle assemblee con i dipendenti a Susegana. Due gli appuntamen­ti, in cui non sarebbero mancati i toni accesi, secondo alcune ricostruzi­oni, visto che il tema delle condizioni di salute e dei ritmi all’interno dello stabilimen­to sollevato dalla Fiom, così come della contrariet­à allo straordina­rio obbligator­io, è tornato comunque sul tappeto. E pur

tuttavia in qualche modo si è arrivati a sbloccare lo scontro andato avanti per tutta l’estate. Dipendenti e sindacati hanno in sostanza definito la linea con cui presentars­i al tavolo di trattativa il 26 settembre a Mestre. Pur senza aver ottenuto un mandato a chiudere la trattativa, visti i toni troppo differenti emersi in assemblea. Per cui un’intesa, che tuttavia a questo punto pare a portata di mano, dovrà esser sottoposta al voto dei dipendenti. La richiesta del colosso degli elettrodom­estici è nota: 4 sabati di straordina­rio comandato per turno a ottobre e novembre, per recuperare i ritardi di produzione rispetto agli

obiettivi fissati - in una fase molto positiva sulle commesse - indotti dagli scioperi scattati a inizio estate di fronte al licenziame­nto dello storico rappresent­ante sindacale aziendale della Fiom, Augustin Breda. Un caso rispetto al quale, come comunicato nelle assemblee, prima della causa di lavoro, il 28 settembre il tribunale di Treviso ha convocato l’udienza sul ricorso per comportame­nto antisindac­ale. «A seguire - dice il segretario Fiom Cgil di Treviso, Enrico Botter - valuteremo quale percorso intraprend­ere per il rinnovo delle Rsu aziendali»..

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