Electrolux, referendum su sabato e straordinari
Electrolux, le assemblee spianano la strada alla trattativa sul lavoro straordinario al sabato. E l’intesa sarà sottoposta al referendum. Sono gli elementi essenziali della svolta sul nodo del lavoro straordinario al sabato, per recuperare volumi di produzione, uscito ieri dalle assemblee con i dipendenti a Susegana. Due gli appuntamenti, in cui non sarebbero mancati i toni accesi, secondo alcune ricostruzioni, visto che il tema delle condizioni di salute e dei ritmi all’interno dello stabilimento sollevato dalla Fiom, così come della contrarietà allo straordinario obbligatorio, è tornato comunque sul tappeto. E pur
tuttavia in qualche modo si è arrivati a sbloccare lo scontro andato avanti per tutta l’estate. Dipendenti e sindacati hanno in sostanza definito la linea con cui presentarsi al tavolo di trattativa il 26 settembre a Mestre. Pur senza aver ottenuto un mandato a chiudere la trattativa, visti i toni troppo differenti emersi in assemblea. Per cui un’intesa, che tuttavia a questo punto pare a portata di mano, dovrà esser sottoposta al voto dei dipendenti. La richiesta del colosso degli elettrodomestici è nota: 4 sabati di straordinario comandato per turno a ottobre e novembre, per recuperare i ritardi di produzione rispetto agli
obiettivi fissati - in una fase molto positiva sulle commesse - indotti dagli scioperi scattati a inizio estate di fronte al licenziamento dello storico rappresentante sindacale aziendale della Fiom, Augustin Breda. Un caso rispetto al quale, come comunicato nelle assemblee, prima della causa di lavoro, il 28 settembre il tribunale di Treviso ha convocato l’udienza sul ricorso per comportamento antisindacale. «A seguire - dice il segretario Fiom Cgil di Treviso, Enrico Botter - valuteremo quale percorso intraprendere per il rinnovo delle Rsu aziendali»..