Hellas, la tentazione di Pecchia: Cerci titolare contro la Lazio
L’esterno ha recuperato dall’infortunio, ora serve il suo estro
È rimasto a guardare l’Hellas che affondava con la Fiorentina e con la Roma. Sarebbero state due partite da ex, con i viola e i giallorossi, per Alessio Cerci (in foto). L’infortunio muscolare accusato nel secondo tempo della gara del secondo turno di campionato a Crotone gli ha imposto una sosta che, adesso, si è interrotta. Già con la Sampdoria l’Henry di Valmontone si è seduto in panchina. Troppo pochi gli allenamenti nelle gambe per pensare a un suo impiego. Serviva qualche seduta in più. Cerci sta meglio e a Peschiera del Garda il suo stato di forma appare in netta ascesa. Per questo Fabio Pecchia pensa a inserirlo dall’inizio, domani con la Lazio. Stamattina la rifinitura permetterà all’allenatore gialloblù di avere un’idea più chiara in merito. Cerci, dal canto suo, c’è. In Coppa Italia con l’Avellino e nelle giornate iniziali della Serie A, con Napoli e, appunto, Crotone, aveva mostrato di non aver perso nulla dell’estro che l’ha sempre caratterizzato. Piuttosto, rimaneva da ritrovare il resto. Corsa, velocità, cambio di passo: tutte quelle doti che, in anni recenti, prima del trasferimento in Spagna all’Atletico Madrid (e dei passaggi in prestito, invero poco fortunati, al Milan e al Genoa), avevano fatto di lui uno dei migliori attaccanti italiani. Giampiero Ventura, il ct degli Azzurri, che lo conosce bene, essendo stato l’allenatore che ha tratto il meglio da lui, a Pisa e a Torino, in visita a Peschiera, ad agosto, aveva espresso un’opinione secca: «Se si crede di riavere il miglior Cerci nel giro di 30 secondi ci si sbaglia. Servirà aspettarlo, ma uno come lui, quando è in forma, fa sempre la differenza». L’Hellas, che su Cerci ha puntato forte, in estate, ci crede. E se il ritorno al passato scattasse già nella gara con la Lazio, tanto di guadagnato per il Verona, che cerca gol e punti, e per lui.