Corriere di Verona

Maso in lacrime al Costanzo Show Bufera sul web

Uccise i genitori, l’intervista in onda giovedì. Il legale delle sorelle: «Tutto per l’audience»

- Priante

Pietro Maso, l’allora ragazzo di Montecchia di Crosara che nel ‘91 uccise i genitori per intascarne l’eredità, intervista­to da Maurizio Costanzo su Canale 5 è scoppiato a piangere sul palco. Ed è subito scoppiata la polemica sul web.

«Sono qui senza corazze e senza maschere», assicura sprofondat­o sulla poltrona grigia. La camicia blu, il microfono fissato appena sotto il colletto, il volto teso illuminato dalle luci delle studio. Al momento opportuno, la telecamera stringe sugli occhi lucidi.

È la drammaturg­ia televisiva che raggiunge il suo apice: Pietro Maso in lacrime nel salotto buono della television­e italiana mentre alle sue spalle compaiono le foto di papà Antonio e mamma Mariarosa, i genitori uccisi il 17 aprile del 1991 nella loro casa a Montecchia di Crosara, nel Veronese. Maurizio Costanzo lo incalza. Gli chiede «perché», gli chiede: «Ha voglia di pentirsi?».

Dopo averlo fatto in un libro («Il male ero io», uscito nel 2013), il protagonis­ta di uno dei più famosi casi di cronaca nera, per la prima volta si confessa in tivù. La puntata de «L’intervista», già registrata, andrà in onda giovedì in seconda serata su Canale 5. Sulla pagina Facebook di Maurizio Costanzo è stato diffuso un promo che mostra il quarantase­ienne scoppiare in lacrime al ricordo della sera in cui, con tre amici, massacrò i genitori colpendoli con una padella, un tubo di ferro e perfino un bloccaster­zo. Poi andarono tutti a festeggiar­e in discoteca. Il movente? Voleva l’eredità. Gli servivano soldi per continuare la «bella vita».

Il piano fu subito smascherat­o, Pietro e i suoi complici finirono in carcere e lì, il «mostro di Montecchia» è rimasto fino al 15 aprile 2013, quando è stato rimesso in libertà con un po’ d’anticipo per via della buona condotta. Ventidue anni di galera e diverse lettere per dire al mondo che s’è pentito. La stessa versione ribadita di fronte alle telecamere.

Ma l’ospite scelto per inaugurare il nuovo ciclo di incontri tra Costanzo e i «personaggi famosi», ha scatenato una valanga di polemiche. L’avvocato Agostino Rigoli, che rappresent­a le sorelle di Pietro, definisce la trasmissio­ne televisiva «una miseria, non sanno più cosa fare per strappare mezzo punto di share».

Il profilo Facebook del giornalist­a è stato preso d’assalto con decine di messaggi critici: «A chi interessa l’intervista di un assassino?», si chiede un fan. C’è chi se la prende con gli autori («Sciacalli infami»), chi invita a boicottare il programma, e chi chiede che la puntata sia «vietata ai minori» perché «non è possibile che in tivù un bimbo possa vedere l’intervista a un assassino».

Più o meno le stesse polemiche che si scatenaron­o in occasione dell’intervista a «Salvuccio» Riina, il figlio (che oggi vive a Padova) del boss di Corleone: era l’aprile del 2016 e la trasmissio­ne «Porta a Porta», di Bruno Vespa. Anche all’epoca si discusse a lungo sull’opportunit­à di dare risalto alle opinioni di un pregiudica­to.

Oggi il caso (pur con diverse implicazio­ni) si ripresenta per Pietro Maso, che a distanza di quasi trent’anni dal massacro dei genitori è ancora sotto inchiesta, stavolta per aver tentato, una volta uscito dal carcere, di estorcere denaro alle due sorelle.

L’avvocato Una miseria, per aumentare lo share

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 ??  ?? L’anteprima Alcuni frame dell’intervista di Maurizio Costanzo a Pietro Maso, diffusi sui social. La puntata andrà in onda giovedì su Canale 5
L’anteprima Alcuni frame dell’intervista di Maurizio Costanzo a Pietro Maso, diffusi sui social. La puntata andrà in onda giovedì su Canale 5

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