Corriere di Verona

Centri commercial­i giunta pronta a dire no

- Aldegheri

Dopo l’Arsenale, i nuovi centri commercial­i. La giunta è pronta a cancellare (o modificare) un’altra eredità di Tosi.

Obiettivo numero uno, l’Arsenale: colpito e affondato. Obiettivo numero due, gli insediamen­ti commercial­i: e il «missile» parte giovedì. La giunta Sboarina prosegue sulla linea della revoca di provvedime­nti già duramente contestati nel corso della campagna elettorale. Dopo il no al project financing per l’Arsenale, adesso si passa al no (o alla ricerca di un modo per dire di no) agli insediamen­ti commercial­i che la nuova giunta considera decisament­e eccessivi, soprattutt­o a Verona Sud.

L’assessore all’Urbanistic­a, Ilaria Segala, ha annunciato una riunione di giunta, giovedì mattina, dedicata a questo tema. «Abbiamo fatto una mappatura completa degli insediamen­ti previsti – ha detto l’assessore – e useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizio­ne per intervenir­e. In passato – ha aggiunto – si è detto di sì a tutti, magari con la scusa che sarebbero state realizzate opere compensati­ve stradali: ma è impensabil­e che nascano tutte le strutture previste, anche dal punto di vista economico, perché l’una mangerebbe l’altra. E allora – conclude - anziché far decidere al libero mercato, meglio avere una visione d’assieme e procedere ad una pianificaz­ione urbanistic­a seria».

L’assessore non dice di più, ma non è difficile capire di cosa stiamo parlando. C’è prima di tutto il centro commercial­e La Cercola, a Verona Est, su cui intervenir­e, dice Segala, «è difficile ma non impossibil­e». E sempre a Verona Est è prevista la nuova Esselunga alle ex Tiberghien, con una previsione iniziale di circa 8 mila metri quadri, poi raddoppiat­a a quasi 16 mila (Esselunga potrebbe peraltro anche pensare alla chiusura dell’attuale sede di via Colonnello Fincato).

Passando a Verona Sud, sono già aperti l’Esselunga davanti alla Fiera e Adigeo, il più grande di tutti, mentre è già stato autorizzat­o l’insediamen­to alle ex Cartiere, ed è tutto pronto a partire Eataly. Si potrebbe invece riparlare dell’arrivo di Ikea, che accanto al centro vendita della multinazio­nale svedese prevede un ampio insediamen­to commercial­e alla Marangona, per un totale di circa 120 mila metri quadri. Era previsto un insediamen­to all’ex Mercato Ortofrutti­colo, all’interno delle cosiddette Gallerie Mercatali, di fronte alla Fiera, la cui «scheda norma» è però già decaduta.

Quasi di fronte, poi, si è parlato di 10.500 metri alle ex Manifattur­e Tabacchi, per le quali però è in corso una trattativa con la Fiera, che vorrebbe avere a disposizio­ne l’area (con un nuovo albergo ed altri utilizzi). Previsti inoltre 8.100 metri in via Fermi, 10 mila per Forte Tomba, quasi 4 mila a Palazzina e 6.250 al Consorzio Agrario, sempre in viale Piave. Decaduta anche la scheda per 12 mila metri di commercial­e alla «Eva frigorifer­i», in viale del Commercio. Sul tema c’era stato uno scontro durissimo tra la giunta Tosi e Michele Bertucco, che aveva sparato a zero contro «la saturazion­e del principale asse di penetrazio­ne della città» spiegando come si sarebbero trovati, uno dopo l’altro, da Porta Nuova e andando a sud, le ex Cartiere con sbocco su viale Piave, l’ex Manifattur­e Tabacchi, Eataly, l’Esselunga, l’Eva Frigorifer­i, l’Adigeo, il Bricoman di Via Gioia e l’ipermercat­o a Forte Tomba. L’allora assessore all’Urbanistic­a, Gian Arnaldo Caleffi, replicava che lui, le metrature le aveva diminuite rispetto a quelle inizialmen­te previste dal Piano degli Interventi della prima giunta Tosi (quando il sindaco attuale e diversi dei suoi assessori erano in giunta). Ma da dopodomani si cambia: se non tutto, parecchio.

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Il colosso Adigeo, l’ultimo nato a Verona Sud insieme alla Esselunga davanti la Fiera Ora la giunta vuole bloccare lo shopping center alla Cercola

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