Universitari-lavoratori, uno sportello per orientarsi con il «lavoro atipico»
Camerieri, lavapiatti ma anche hostess o stewart per gli eventi fieristici, oppure commessi in piccoli negozi. Lavori tipici, per molti ragazzi, durante gli anni dell’università. Con contratti, però, che sono assolutamente atipici: a chiamata e spesso retribuiti con i voucher. Da domani gli studenti - lavoratori potranno richiedere una consulenza gratuita: è possibile grazie una collaborazione tra il sindacato Felsa (federazione dei lavoratori somministrati e autonomi), una sigla aderente alla Cisl e il Suv (Studenti universitari veronesi) una delle associazioni politiche studentesche attiva nell’università di Verona. Lo «sportello del lavoro atipico» sarà aperto presso il polo delle associazioni degli studenti (in via Campofiore 17) il primo e il terzo mercoledì di ogni mese, dalle 14,30 alle 16,30. «Aiuteremo i giovani lavoratori - spiegano Fabrizio Creston ed Emiliano Galati della Cisl - ad orientarsi nella burocrazia per quanto riguarda
i contratti di tipo co.co.co, per i nuovi voucher, i “Presto”, entrati in vigore a luglio, per il lavoro interinale e, in caso, anche per l’apertura e la gestione delle partite Iva». Agli studenti dei corsi di Economia e di Giurisprudenza, inoltre, verrà data la possibilità di effettuare uno stage valido per l’acquisizione di crediti formativi con il sindacato.«L’iniziativa - aggiungono Leonardo Frigo e Nicolò Sesso, entrambi di Suv, il secondo anche consigliere comunale - sarà la prima di una serie che la nostra associazione metterà in piedi per aiutare concretamente in diversi ambiti gli universitari veronesi, possibilmente in modo del tutto gratuito».