COSTANZO: MASO? VA CONOSCIUTO ORA È IN SPAGNA
L’autore dell’intervista di stasera: l’avvocato delle sorelle? Spera di guadagnare di più
«Le persone vanno conosciute. Lui ha fatto 22 anni di carcere. Non solo: dopo che l’ho intervistato, sarebbe partito per la Spagna, avendo il passaporto che gli hanno dato le autorità». Così ieri Maurizio Costanzo sulla sua intervista a Pietro Maso, che andrà in onda oggi in seconda serata su Canale 5.
«Io parto da un principio: le persone vanno conosciute. Lui ha fatto 22 anni di carcere e poi è uscito per volere del magistrato. Non solo: dopo che l’ho intervistato, sarebbe partito per la Spagna, avendo il passaporto che gli hanno dato le autorità».
Ospite del programma di Rai Radio1 Un giorno da pecora, Maurizio Costanzo ieri è intervenuto in questi termini nelle polemiche sollevata dalla sua intervista a Pietro Maso, che andrà in onda oggi in seconda serata su Canale 5. L’avvocato delle sorelle di Maso gli è stato fatto notare - ha definito la sua intervista «una miseria», pensata per ottenere qualche punto di share in più. «Gli avvocati - ha commentato Costanzo - parlano di miseria sperando di guadagnare di più». Com’è stata l’intervista? «Secondo me molto vera. Consiglio alle persone prive di preconcetti di guardarla per capire una persona che ha il suo passato». Quanto ai commenti sul web, «ma li faccia parlare, devono dare un senso alla vita. In questo i social aiutano molto...». Sempre ieri, a esprimersi contro l’intervista rilasciata dal veronese che uccise i genitori è stata Selvaggia Lucarelli che ha detto la sua criticando la scelta del giornalista e soprattutto la sua motivazione: «Le seconde possibilità te le conquisti prima nel mondo. Poi, se proprio ti va, cerchi i riflettori. E no, non mi sembra che la sua seconda possibilità prometta bene. Al momento, direi, suggerisce un certo pessimismo». Ne contesta gli intenti innanzitutto: «Vorrei vedere se Costanzo fosse una sorella a caso di Maso e dopo aver superato la tragedia di due genitori ammazzati come cani, leggesse le seguenti intercettazioni: “Le mie sorelle? Su di loro devo finire il lavoro iniziato 25 anni fa”». Proprio le sorelle di Maso, a detta la blogger, meriterebbero una seconda possibilità, a partire da quella di essere lasciate in pace, «Dalla tv, da Costanzo, dal fratello, dalle finte paparazzate». E a proposito della «seconda possibilità» auspicata da Costanzo, arriva la stoccata finale della Lucarelli: «Già, diceva lo stesso di Fabrizio Corona, che ha intervistato con la manfrina del “Mi fa simpatia”. Ed è tornato dritto in galera. Forse, in fatto di redenzioni, il buon Maurizio non ha il fiuto di un cane da tartufi».