Corriere di Verona

Conto alla rovescia per il ritorno di Franco Zuculini

A disposizio­ne di Pecchia entro un mese, affiancher­à il fratello Bruno

- Fontana

Una delle virtù di un buon guerriero è la pazienza. Non è in dubbio che questa sia una delle doti migliori di Franco Zuculini. Ieri il mediano argentino è tornato ad assaporare l’aria del campo di Peschiera del Garda.

Era l’1 aprile quando, nella trasferta di Trapani, il suo ginocchio destro si torse. Di lì a tre settimane, Zuculini dovette operarsi. Da allora è iniziato un itinerario di recupero che ora è alle fasi finali. Se tutto andrà per il meglio, Franco potrà essere a disposizio­ne di Fabio Pecchia a novembre: «Per noi è un valore aggiunto, per il carattere e la passione che ha, per quanto riesce a trasmetter­e. Nella scorsa stagione il suo apporto è stato determinan­te: ci ha dato una spinta decisiva in un momento difficile”, ricordava, appena pochi giorni fa, Pecchia.

Alla ripresa degli allenament­i, dopo il 2-2 di Torino, c’era anche Zuculini, che ha svolto una seduta differenzi­ata. Passo dopo passo, il suo rientro si avvicina. In questo periodo colmo di complicazi­oni per l’Hellas, il centrocamp­ista non ha mai mancato di far sentire il proprio sostegno,

pur non potendo giocare, ai compagni di squadra: «Devo lavorare per scacciare la paura, cosa che è normale dopo un infortunio. Sono molto carico, voglio fare parte di questo gruppo. Per il Verona la strada è lunga, ma alla fine raccoglier­emo i frutti», ha confidato Zuculini.

Nel frattempo la scena se l’è presa suo fratello Bruno, protagonis­ta di una partita in trincea con il Torino, lottatore che, al pari di Franco, si è preso il cuore dei tifosi gialloblù per la sua grinta sempre spianata. A tratti pure troppo, in realtà, dato che «Zucu» junior è stato espulso nel finale di gara domenica e dovrà saltare il delicato scontro diretto con il Benevento, alla ripresa del campionato.

D’altro canto gli Zuculini sono così: combattent­i nati, di quelli che il tackle lo affondano sempre, e proprio per questo il pubblico di Verona si è affezionat­o a entrambi. Franco attende novembre e incrocia le dita. O meglio, le usa per dedicarsi al pianoforte e farle scorrere sui tasti. Ha stretto amicizia con Lucas Castro, pedina di lusso del Chievo di Rolando Maran, nonché fine chitarrist­a. Castro ha giocato nel Racing Club de Avellaneda con Bruno Zuculini, che ha fatto da connettore tra i due, che spesso si dilettano in pregevolis­sime jam session per provare pezzi blues.

Il 22 ottobre è in programma il primo derby stagionale. Franco non potrà sfidare sul campo l’amico Lucas, ma l’appuntamen­to si sposterà all’incrocio di Coppa Italia del 29 novembre. Zuculini non vede l’ora di ricomincia­re a suonare l’altro suo strumento preferito, il pallone: non manca molto.

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L’altro Zuculini Bruno, ha 24 anni

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