Compromesso nella Lega Paternoster resta segretario ma con Bitonci come tutore
Nella grande guerra esplosa all’interno della Lega veronese, ecco spuntare l’ipotesi di compromesso. Al vertice del Carroccio scaligero pare infatti che arriverà non un Commissario, bensì un «legato». Cosa vuol dire? Tradotto in termini pratici, il commissario avrebbe sostituito il segretario Paolo Paternoster. Il «legato» è una figura prevista dallo Statuto della Lega ed è un inviato dei vertici regionali che però affianca il segretario, senza dimissionarlo. Una sorta di tutore politico insomma. E nel nostro caso, l’incarico sarà dato all’ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci ( foto). Paternoster rimarrà quindi segretario ma ogni suo atto dovrà essere approvato anche da Bitonci. Un compromesso precario, probabilmente deciso, dopo la mediazione dell’europarlamentare e vicesindaco di Verona Lorenzo Fontana, per tenere assieme i cocci fino al referendum del 22 ottobre sull’autonomia veneta. Dopo di che, sarà inevitabile una vera resa dei conti, visto che alcuni amici di Paternoster parlano apertamente di una richiesta d’espulsione per tutti i 10 membri del direttivo provinciale che hanno sfiduciato il segretario.
La «grande guerra» era iniziata sin dall’estate scorsa, quando quei dieci membri su 16 del direttivo provinciale (tra cui ci sono nomi di spicco come l’ex vicepresidente della Provincia, Gualtiero Mazzi e la consigliera comunale Laura Bocchi, appoggiati da un big come l’ex parlamentare Alessandro Montagnoli) avevano firmato una mozione di sfiducia in cui accusavano il segretario di metodi personalistici, di scarsa attenzione alle proposte altrui e sollevando il «caso Giarola» (dirigente del Carroccio nella Bassa, sempre difeso da Paternoster, poi espulso dal partito). A fine luglio era stata firmata una precaria tregua, grazie all’intervento del segretario «nathional» veneto, Toni Da Re, in un’afosa serata a Corte Molon. Pochi giorni fa, però, i «10» avevano firmato le loro dimissioni dall’incarico: niente più direttivo, e quindi niente più segretario.
Si era parlato della nomina di un commissario straordinario, e s’era fatto il nome del trevigiano Franco Manzato. Fontana, aveva invece suggerito il nome dell’ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci. Che adesso arriverà appunto, ma in veste di «legato», quale «tutore politico di Paternoster». Rinviando ogni altra decisione a dopo il referendum.