Turismo, promossi lago e città Critiche su prezzi e wifi carenti
Superati i 16,5 milioni di presenze, aumentano le imprese. I B&B vincono la sfida con gli hotel
TripAdvisor, specializzata in contenuti social per attività turistiche, ha reso noto ieri alla Camera di Commercio i risultati del primo studio sulla reputazione social delle strutture ricettive veronesi. Numeri che confermano, tra le altre cose, la salute del settore: se il 2016 è stato l’anno in cui per la prima volta si è superata la soglia dei 16 milioni di presenze turistiche (per il 77% stranieri), i primi mesi del 2017 hanno visto una crescita delle imprese turistiche dell’1,2%, per un totale di 7.303 registrate.
Forse è finito il tempo in cui si faceva fronda comune contro TripAdvisor, reo, tramite gli utenti, di diffamare la propria attività. Per capire com’è cambiato l’atteggiamento degli albergatori nei confronti delle recensioni online è sufficiente guardare i tempi media delle risposte: non oltre i quattro giorni, appena 19 ore se il commento viene pubblicato su Google. Una volta, le risposte arrivavano nel giro di un mese. «Il gestore si connetteva, e sbrigava questa pratica perché la doveva fare, sicuramente annoiandosi - racconta Mario Romanelli, Ceo di Travel Appeal - ora invece si risponde in fretta a una recensione su tre, anziché a una su dieci. Certo, quelle negative hanno la precedenza nelle repliche».
L’agenzia, specializzata in contenuti social per attività turistiche, ha reso noto ieri alla Camera di Commercio i risultati del primo studio sulla reputazione social delle strutture ricettive veronesi, sia alberghiere che extralberghiere, commissionato da Unicredit. Un lavoro ciclopico, almeno per quanto riguarda la mole di dati: sono state monitorate quasi 800 realtà, prese in considerazione 82 mila recensioni e 280 mila opinioni espresse nei primi nove mesi del 2017. Numeri che confermano, tra le altre cose, la salute del settore: se il 2016 è stato l’anno in cui per la prima volta si è superata la soglia dei 16 milioni di presenze turistiche (per il 77% stranieri), i primi mesi del 2017 hanno visto, secondo i dati più recenti della Camera di Commercio, una crescita delle imprese turistiche dell’1,2%, per un totale di 7.303 registrate.
I gestori veronesi se la cavano: bene il voto medio, calcolato (facendo la media e tenendo conto dei diversi sistemi di rating) in un 84,7% per quanto riguarda la percezione dell’accoglienza nella città di Verona (l’appeal della location, insomma) e l’84,5% per quanto riguarda la soddisfazione generale degli ospiti. Il primo dato significativo è che l’extralberghiero (tra cui i Bed & Breakfast) la spunta sugli alberghi stellati: 86,2% contro 83,6%. A penalizzare gli hotel, è soprattutto il capitolo costi, che ha un bassissimo apprezzamento del 53,1%, ben lontano dalla sufficienza. Insomma, per molti turisti gli alberghi sono troppo cari, ma sono senza dubbio puliti (con oltre il 94%, la pulizia è il parametro meglio valutato anche nei B&B): bene l’accoglienza e il posizionamento, molto meno i servizi offerti. Pesa negativamente soprattutto il fatto che non ovunque è previsto il wifi in camera: il voto medio, in questo caso è del 64%. «Le strutture senza un accesso internet - nota Romanelli - tendono ad essere valutate negativamente anche per quanto riguarda le altre voci. È un elemento a cui bisogna stare attenti». Travel appeal ha anche effettuato un’indagine sugli argomenti - le parole chiave che ricorrono maggiormente nelle discussioni. Viene data particolare importanza al posto in cui si trova (se è centro oppure in una zona più periferica). A scontentare il maggior numero di persone, solitamente è l’assenza di un parcheggio e le condizioni dei letti.Un aspetto interessante riguarda il profilo del recensore medio. Nel 55% dei casi chi ha commentato i servizi di un albergo o di un altro servizio ricettivo è venuto a Verona con il proprio compagno. Le coppie, dunque, dettano legge sulla percezione in rete dell’accoglienza in città; la lettura alternativa è che Verona conferma in questo modo la sua fama di location romantica. Le famiglie, che pesano per il 20% sono quelle che, però, si dichiarano più soddisfatte, mentre i più difficili da accontentare sono gli utenti business (autori del 10% dei commenti). Attenzione ai canali: si parla, in fin dei conti di alberghi, non di ristoranti (anche se è stata valutata la ristorazione interna, generalmente non brillante rispetto alla media, 79,1%) i commenti si trovano pertanto soprattutto su una piattaforma che tende ad essere sottovalutata anche dagli addetti ai lavori: Booking.com (i cui contenuti pesano per l’84%). La possibilità di aggiungere recensioni su questo sito, usato per prenotare è stata introdotta di recente, eppure avere un «sentiment» positivo conta particolarmente, quasi un punto percentuale nel fatturato, secondo i calcoli di Travel Appeal. Continua ad essere usato, naturalmente, TripAdvisor (10% dei contenuti analizzati) ed Expedia (1%). Tutte le altre piattaforme, tra cui Facebook, che ha previsto la possibilità di valutare gli alberghi solo negli ultimi mesi, pesano per il 5%.
Romanelli (Travel Appeal) Si risponde a una recensione su tre
Ma chi è senza internet rischia il voto basso pure sul resto