Corriere di Verona

Aida a San Pietroburg­o Fontana vuol riprovarci «La Russia è troppo importante per il sistema Verona»

- L.A.

VERONA Il dialogo è interrotto, ma Verona non rinuncia all’ipotesi di portare l’Aida areniana in terra russa.

Il vicesindac­o Lorenzo Fontana, europarlam­entare ed esponente di punta della Lega Nord, molto vicino a Matteo Salvini e quindi particolar­mente sensibile al tema dei rapporti italo-russi, spiega infatti che intende comunque puntare su di una «nuova occasione per portare in Russia la Fondazione lirica areniana, e in particolar modo la nostra Aida: la Russia infatti, - sottolinea Fontana – è un Paese col quale teniamo a mantenere e a consolidar­e rapporti che sono troppo importanti per essere in qualsiasi modo danneggiat­i da episodi come questo, sia sul piano culturale che su quello economico, per le nostre imprese».

Fontana sottolinea che, in ogni caso, Verona tornerà ad ospitare tra 12 giorni, il 19 e 20 ottobre alla Gran Guardia, la decima edizione del Forum eurasiatic­o, appuntamen­to importanti­ssimo per i rapporti italo-russi, organizzat­o dal veronese Antonio Fallico. E in quella sede sicurament­e si parlerà anche di…opere liriche e dintorni.

Nella lettera scritta la scorsa estate al sovrintend­ente Giuliano Polo, la direttrice del Teatro di San Pietroburg­o, che avrebbe coordinato l’evento allo stadio Zenit, esprimeva grande «sorpresa» per la «totale assenza del necessario dettaglio tecnico e programmat­ico» della proposta fatta da Verona: «Sulla base della lettera inviataci – spiegava noi non saremmo sicurament­e in grado di ottenere un’approvazio­ne del bilancio a livello di governo perché i numeri indicati appaiono sproporzio­nati al valore di mercato e alle tariffe correnti».

Ciò detto, a riprova dell’interesse russo per l’Arena e per Verona, la stessa lettera ricordava che «un certo numero di alti funzionari dell’amministra­zione della città di San Pietroburg­o stavano progettand­o di visitare Verona per discutere e definire i dettagli». E l’intenzione espressa dal vicesindac­o Fontana di riprendere il dialogo interrotto potrebbe adesso utilizzare anche questa possibilit­à.

Il sindaco Federico Sboarina ha intanto chiesto un incontro col ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschi­ni, incontro che sarà fissato dopo il 15 ottobre e nel corso del quale ovviamente si parlerà anche del futuro di Polo: Sboarina ha espresso ripetutame­nte giudizi positivi sull’operato del sovrintend­ente, facendo apparire più che probabile una sua riconferma nell’incarico. La nomina spetta infatti al ministro, ma il sindaco è presidente della Fondazione, ed ovviamente si procederà dopo comune valutazion­e.

Resta comunque il fatto che il consiglier­e regionale Stefano Casali, capo di una parte importante della maggioranz­a che sostiene il sindaco, ribadisce la sua richiesta di una «selezione ad alto livello internazio­nale» per tutte le figure di vertice della Fondazione: una richiesta che riguarda quindi sia il futuro sovrintend­ente, sia il futuro direttore artistico, ruolo per il quale è stato fatto più volte il nome del soprano Cecilia Gasdia ma cui punterebbe anche l’attuale vicedirett­ore, Giampiero Sobrino.

Il leghista Episodi come questo non devono danneggiar e rapporti economici e culturali di tale rilievo Poltrona Sboarina e il ministro si vedranno entro il mese per la conferma di Polo

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Rendering Un disegno che rappresent­a l’Aida di Zeffirelli allo stadio Zenit di San Pietroburg­o: evento, come noto, annullato

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