Patto tra Zardini e Bozza, le compagne vanno al potere
VERONA Il grande patto ha rischiato di saltare in Seconda: poi, però, ci hanno pensato due lady di ferro, e si è riusciti ad andare avanti. Parliamo della telenovela politica sulla presidenza delle 8 Circoscrizioni cittadine. C’erano stati accordi tra Pd e tosiani, poi accordi tra tosiani e parte dei seguaci di Sboarina, infine era arrivata una «larga intesa» tra Pd ed esponente di Sboarina. Ma proprio in Seconda (Borgo Trento) l’altra sera è sembrato riesplodere tutto. Il patto prevedeva in Prima una presidenza leghista, in Seconda una del Pd, in Terza di nuovo un leghista e in Sesta di nuovo un Pd. In Seconda, però, le forze politiche vicine al sindaco si sono divise: alcuni volevano votare un esponente del gruppo che fa capo a Paolo Danieli, altri, più vicini a Gelmetti e Gasparato, erano di parere diverso.
Con la velocità di un lampo, il Pd ha perciò deciso di cambiare strategia: un colloquio tra l’onorevole Diego Zardini e il tosiano Alberto Bozza, ed ecco nascere quello che adesso tutti definiscono, sorridendo, il «patto delle morose». Alla presidenza è infatti arrivata Elisa Delle Pezze, del Pd, compagna di Zardini, mentre la vicepresidenza è andata a Patrizia De Nardi, compagna del tosiano Bozza.
In Sesta invece il grande patto era stato rispettato, e aveva vinto Elisa Andriani, del Pd, moglie dell’ex segretario cittadino, Emanuele Amaini. Nel segno della «larga intesa» anche la Circoscrizione Centro, con presidenza a Giuliano Occhipinti (Centrodestra, Forza Italia) con spaccatura nel Pd, diviso tra Franco Dusi e Franco Cacciatori. L’intesa prevede un leghista in Terza (Nicolò Zavarise), mentre c’è grande attesa per quel che succederà in Quarta, dove è in corsa Alberto Padovani, figlio dell’assessore comunale Marco.