Corriere di Verona

Pregiudica­ti e scarsa igiene Negozio chiuso

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Dopo vari controlli predispost­i a seguito di numerose segnalazio­ni pervenute dai cittadini, il questore ha disposto la chiusura per 30 giorni del negozio «Lady Tina African Store» di via Gaspare del Carretto 13/A, in borgo Roma. Dai controlli della polizia è emerso che il locale, di proprietà di una nigeriana, era da tempo diventato un abituale ritrovo di persone con precedenti penali, che lo usavano anche per attività di spaccio e consumo di droga. Inoltre venivano somministr­ati alcolici e cibo, tanto che dopo vari controlli anche sanitati erano state contestazi­one violazioni per 11.500 euro.

«Siamo una comunità in cammino che apre le mani per accogliere il Dio della vita, per ricambiare e crescere nella solidariet­à. Grazie della vostra presenza»: è il pensiero che accompagna­va don Andrea Giacomelli nella vita. Lo stesso impresso nel biglietto di addio distribuit­o dai quattro fratelli alle migliaia di persone accorse ieri pomeriggio per l’ultimo saluto al parroco della pieve di Cisano. A celebrare il rito funebre con don Giuseppe Marchi i due fratelli sacerdoti di don Andrea, don Daniele e don Gabriele, affiancati da una quarantina di preti provenient­i da tutta la diocesi veronese. Una chiesa gremita , dentro e fuori, con un vento gelido nel corpo e nell’anima, che ha fatto sventolare per oltre un’ora di cerimonia funebre lo striscione appeso al campanile, con scritto: «Grazie don Andrea, l’unione fa la forza», a ricordare la passione per lo sport del parroco nato e cresciuto a San Massimo, dove questa mattina sarà celebrato il secondo funerale. Sono stati il fratello maggiore Paolo, il minore Mario e don Gabriele a ricordare dal pulpito l’amore per il calcio di tutti loro. Ha testimonia­to il valore «internazio­nale» di don Andrea, che era stato due anni in Germania, anche un sacerdote tedesco. Il sindaco di Verona Federico Sboarina, (che non potrà partecipar­e al rito funebre di questa mattina per impegni fuori città), ha ribadito la passione sportiva del parroco: «Scherzavo sempre con don Andrea, gli dicevo: io sono l’assessore allo sport del Comune, ma tu sei l’assessore allo sport della curia. Tutto lo sport veronese lo ricorderà per sempre». Ed anche il primo cittadino di Bardolino, Ivan De Beni, commosso, ha ricordato: «È un grandissim­o dolore per tutti i bardolines­i. Era un vulcano di idee, tenace, ha rimesso in piedi la pieve di Cisano e non si fermava mai. Per questo confermo quanto ricordato dai suoi fratelli. Arrivava sempre in ritardo, ma arrivava e operava senza sosta. E il suo primo pensiero era rivolto sempre ai bambini». E proprio i bambini hanno circondato la bara di don Andrea, e hanno riempito un cartellone di bigliettin­i colorati con i loro pensieri di ringraziam­ento. «Sono arrivati talmente tanti messaggi di cordoglio sui nostri cellulari – ha aggiunto il fratello Paolo – che hanno riempito la memoria del telefono. Li conservere­mo tutti, in sua “memoria”’ in questo caso. Oggi siamo rimasti orfani: è caduta una frana sul suo sentiero». «Vorrei abbracciar­vi tutti, uno ad uno, - ha aggiunto il fratello minore Mario – alle migliaia di persone in lacrime, che non hanno voluto mancare nell’addio alla loro guida spirituale». La salma è rimasta esposta nella chiesa di Cisano per tutta la serata di ieri, per ripartire questa mattina nell’ultimo viaggio verso San Massimo.

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Il funerale di don Andrea Giacomelli (nella foto sopra) alla pieve di Cisano
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