Tacco e tacchetti le ragazze del rugby diventano foto d’arte
Belle ragazze, tra i 14 e 18 anni, che hanno scelto la durezza del rugby. Chissà perché. Se lo è chiesto Alessia Gatta fotografa professionista di Novara, che ha indagato quel mondo spiando dietro le quinte, negli spogliatoi, dove avviene la trasformazione da bruchi a farfalle, dalla scarpa tecnica infangata al tacco dodici, dai paradenti allo smalto sulle unghie, dal campo alla discoteca. Alessia Gatta è la vincitrice della seconda edizione del premio internazionale di fotografia Agnese Meotti voluto da Gianeugenio Bortolazzi, senior partner di Bhr Group di Ca’ degli Oppi. Le sue foto sono in mostra (fino al 20 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ingresso libero) nella chiesa di Santa Maria in Chiavica. Premio in denaro, mostra con le opere del vincitore accanto a quelle di un meritevole - Francesca Magnoni con i suoi «15 gentiluomini», anche loro giocatori di rugby -, ebook con le opere dei partecipanti al concorso (scaricabile dal portale Bhr group): sono i
punti fermi del progetto cui Bortolazzi crede fermamente, «nonostante la burocrazia italiana uccida ogni creatività: la cultura è la nostra vera impresa, l’unico antidoto a ogni crisi economica». Con la sua associazione Il Genio italiano e con la sua caparbietà, Bortolazzi ha ottenuto in gestione Villa Del Bene a Volargne. A giorni la firma con la soprintendenza. E già minaccia: «Vedrà quante ne faremo!»