Corriere di Verona

Estati al mare a cifre abbordabil­i Poi il declino, tra malinconie e sbandati

- L.A.

È stata la vacanza marina più bella per migliaia di veronesi: posto splendido sulla Riviera delle Palme, a est di Albenga, spiaggia riservata, pensione completa a prezzi agevolati all’interno del Turismo Sociale della Provincia e del Comune di Verona. In quella casa vicina al mare, dagli anni ’50 in poi, le famiglie veronesi avevano passato estati da sogno, spendendo cifre abbordabil­i anche per molti che considerav­ano le vacanze quasi un sogno proibito. Si era partiti con la classica «colonia» per giovani, gestita dal Consorzio Antituberc­olare, poi si era allargato l’invito alle famiglie e successiva­mente soprattutt­o agli anziani, sempre all’interno del cosiddetto Turismo Sociale organizzat­o dagli enti locali scaligeri e gestito dal Consorzio intercomun­ale per i Soggiorni Climatici. Una palazzina di tre piani per le camere, un parco di oltre 6 mila metri quadri ma soprattutt­o una striscia di sabbia dorata e riservata, davanti a un mare tra i più belli d’Italia. Un piccolo paradiso, insomma, alla portata di tutti.

Poi, poco prima del 2010, erano cominciati i problemi.

Lo stabile aveva bisogno di manutenzio­ni costose e i bilanci degli enti locali cominciava­no a risentirne. E nel 2012 si era chiuso tutto, per lavori, che dovevano far capo al Consorzio intercomun­ale per i soggiorni climatici. Lavori che erano stati giudicati troppo costosi, appunto. Nel 2013 c’era stato un ultimo tentativo di tenere in vita almeno la speranza: il Consorzio aveva programmat­o 7 turni, da giugno a settembre, in un hotel a 3 stelle nella vicina località ligure di Loano, con servizio di trasporto per usufruire della spiaggia privata di Ceriale.

Ma la casa-vacanze di tanti veronesi era rimasta chiusa, mentre i proprietar­i dovevano ovviamente pagare Tasi, Tari, Imu e interventi urgenti ripetutame­nte intimati dal Comune di Ceriale, che ha inflitto anche numerose multe.

Intanto il degrado aumentava, la struttura andava poco per volta letteralme­nte a pezzi (l’edificio principale è da tempo inagibile) e le frequentaz­ioni indesidera­te di sbandati e di senzatetto si moltiplica­vano. Ed essendo a poca distanza da Ventimigli­a, negli ultimi tempi i problemi si erano moltiplica­ti, con la fiumana di migranti in viaggio verso la Francia ma bloccati al confine dalle autorità francesi.

Un declino pieno di malinconia, per quello che tantissimi conservano come un ricordo prezioso, fatto di giornate in riva al mare e di serate in compagnia di tanti amici.

Adesso la decisione è stata presa. E la «casa al mare» di tanti veronesi è in vendita al miglior offerente.

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