Shapiro & C. al Ristori le cover di Bob Dylan
Al teatro Ristori il concerto-tributo al cantautore americano
Concerto tributo a Bob Dylan, premio Nobel per la letteratura, al Teatro Ristori questa sera (alle 20.30, con ingresso libero, apertura delle porte alle 20). È il terzo appuntamento delle celebrazioni che la città dedica al cantautore americano, per iniziativa di Sergio Noto con Enrico de Angelis, promosse dall’assessorato alla Cultura, dalla Società Letteraria (dove è in corso fino al 29 ottobre una mostra fotografica a cura di Riccardo Bertoncelli con catalogo di Beppe Montresor) e banco Bpm. Presentata da Valeria Benatti, la serata sarà aperta da una chiacchierata tra Enrico de Angelis, giornalista e per molti anni direttore artistico del Club Tenco, e Shel Shapiro. «Shapiro - spiega de Angelis - non è stato solo leader dei Rokes, ma anche un intellettuale, ed è un grande narratore. Insieme a Edmondo Berselli ha scritto libri e spettacoli teatrali incentrati su quel momento, a metà degli anni ‘60, in cui l’arrivo in Italia della canzone di Dylan ha cambiato il modo di fare rock e di vivere la società da parte delle nuove generazioni. E poi naturalmente, nel corso della serata, Shapiro canterà cover di Dylan». A Shapiro seguirà un altro personaggio molto particolare, Deborah Kooperman, americana trapiantata qui, a Villafranca: «Cantante e chitarrista molto brava – racconta ancora il giornalista -, è arrivata a Bologna negli anni ‘60. Se nel Village aveva suonato con Dylan, in Italia accompagnò Guccini nei suoi primi concerti (nel ‘71 e ‘72 in un club di Salizzole) e nei suoi primi dischi». Altra presenza veronese sul palco del Ristori per omaggiare Dylan, stasera, sarà la Formazione Lebowsky: «Il nome è preso dal celebre film dei fratelli Cohen che si apre appunto con una canzone di Dylan. La band veronese è composta da Ruggero Falsiroli, Luca Motta, Marcello Adami, Luca Pighi riuniti per questa occasione: anni fa hanno pubblicato un disco tributo a Dylan, “Zimmerman’s garage”, e ne canteranno il lato più rock». A chiudere, Tito Schipa jr: «Figlio d’arte, musicista, cantautore, regista di opere liriche, autore nel ‘77 del primo esperimento di opera pop con diciotto canzoni di Dylan e, dagli anni ‘80, traduttore di Dylan, per me il più grande in italiano». Dopo la serata del Ristori, il nuovo appuntamento con Dylan scatterà sabato prossimo, 21 ottobre, in Società Letteraria, con il libro «Bob Dylan» di Salvatore Esposito.