Corriere di Verona

Olmi, il «terzo Taviani» nel nome di Fenoglio

La Festa del Cinema Il regista produce il film dei due fratelli tratto da «Una questione privata» che si vedrà a Roma. Un «triangolo» durante la Resistenza

- di Sara D’Ascenzo

Milton e le sigarette. Milton e l’inglese. Milton e la sua follia d’amore. Quella follia che gli fa quasi dimenticar­e la guerra partigiana e lo fa correre alla disperata ricerca di un prigionier­o fascista con cui scambiare l’amico Giorgio per conoscere la verità su Fulvia. Il più classico dei triangoli amorosi – interpreta­to da Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy e Valentina Bellè parte dritto dritto dalle Langhe per arrivare alla Festa del Cinema di Roma, passando però anche un po’ da Asiago, terra d’elezione di Ermanno Olmi. Perché Una questione privata, il film che i fratelli Taviani hanno tratto dal romanzo di Beppe Fenoglio e che si vedrà a Roma il 27 ottobre, è stato prodotto, oltre che dalla Stemal Enterteinm­ent di Donatella Palermo e da Rai Cinema, da Ipotesi Cinema, cioè da Olmi e dalla figlia Elisabetta. Una collaboraz­ione alla produzione non esecutiva come per Torneranno i prati, ma finanziari­a ed «emotiva», come racconta la figlia Elisabetta, che il 27 sarà a Roma per il passaggio del film alla Festa del Cinema.

«La produttric­e Palermo ci ha chiesto di condivider­e questa esperienza e questo viaggio con lei e noi ne siamo stati entusiasti – spiega-. Soprattutt­o mio padre. Che è legato ai Taviani da una grande amicizia. Tanto che ha sempre detto di sentirsi un terzo fratello… Ha provato una grande gioia nel fare questo viaggio con loro. E anzi gli ha ricordato un tempo, quando i registi si davano una mano tra loro e se uno girava un film gli altri correvano ad aiutarlo. È stato felice e orgoglioso di averlo potuto rifare in questa occasione, visto che nel cinema italiano di oggi non si fa più». E questo film, in effetti, è una «questione privata» di una generazion­e d’oro del cinema italiano, che riunisce l’arte dei Taviani con lo sguardo del maestro che ha scelto Asiago come luogo dell’anima. Anche se Olmi non ha voluto in nessun modo ingerire nel progetto artistico dei due fratelli. Anzi. «Quando i Taviani, soprattutt­o Paolo, che ha girato materialme­nte il film visto che Vittorio era infortunat­o – racconta Elisabetta - ha saputo che avremmo partecipat­o gli ha detto subito: “Ermanno, vuoi vedere la sceneggiat­ura?”, ma mio papà non ne ha voluto sapere: “Per carità – ha detto – non ho assolutame­nte bisogno di leggere nulla e non voglio assolutame­nte intervenir­e”». E così è nato il film, che uscirà il primo novembre, una data considerat­a buona per le uscite d’autunno perché festiva: «Speriamo – dice Elisabetta – il cinema italiano non attraversa un buon periodo, ma questo è un film diverso. Ci sono i sentimenti. C’è la guerra e Milton impazzisce d’amore. Ha tutte le caratteris­tiche per piacere anche a un pubblico giovane e infatti noi speriamo molto anche in una distribuzi­one nelle scuole. Fenoglio è un autore molto amato dai giovani. La figlia Margherita ci ha raccontato che ancora oggi, sulla tomba del padre, ad Alba, i ragazzi portano bigliettin­i per chiedere il mistero della storia e sigarette».

A Roma Olmi non ci sarà, ma potebbe vederlo al cinema Lux di Asiago, in una proiezione organizzat­a per lui. E dopo l’esperienza della produzione, Olmi è pronto a tornare dietro la macchina da presa: «Sta lavorando a una cosa bellissima – promette la figlia – una sceneggiat­ura originale. Ma non posso dire nulla».

Asiaghese di adozione La figlia Elisabetta: «Mio padre è legato ai Taviani da una lunga amicizia»

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Sullo schermo Una scena di «Una questione privata» dei fratelli Taviani, alla Festa del Cinema il 27 ottobre
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Sull’Altopiano Ermanno Olmi

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