Viaggi e speranze tornano i racconti del cinema africano
Oltre trenta film in concorso alla 37esima edizione del festival
Trentuno, i film (dieci lungometraggi, undici corti, dieci pellicole per la sezione «Viaggiatori & Migranti»). Tredici, i Paesi raccontati. Racconti di un’Africa «plurale, viva», racconti «di radici, di speranze, di viaggi, d’intimità». Il Festival di Cinema Africano tocca le 37 edizioni. E lancia, quest’anno, una novità: il pubblico in sala - al Cinema Santa Teresa - che diventa giuria, per eleggere il Miglior Lungometraggio e il Miglior Cortometraggio, e in aggiunta tre giurie giovani composte da studenti, a decretare un vincitore alle voci «Spazio Scuole», «New Generations» e «Best Africa Short» (ci sarà, anche stavolta, pure la Giuria Casa Circondariale di Montorio, tredici fra detenuti e detenute, per il premio «Cinema al di là del muro»). Il fulcro del festival occupa un arco di sette giorni, da questo venerdì, 3 novembre, a venerdì 10: la premiazione sabato 11 e domenica 12 il lancio della sezione «Viaggiatori & Migranti» (che proseguirà ogni secondo venerdì del mese con il “Festival tutto l’anno” da gennaio a maggio). Il via, allora? E’ fissato venerdì, come detto, alle 18, per l’incontro, al Circolo del Cinema (via Valverde) con Raja Amari, in concorso al festival con il film «Corps etranger» che sarà proiettato proprio in serata, al cinema Santa Teresa, dopo «On est bien comme ça» di Mehdi Barsaoui (inizio alle 20.30). Il giorno dopo, sabato, «The Bicycle Man» di Twiggy Matiwana e «Tant qu’on vit» (alle 18) di Dany Kouyaté, «Hyménéé» di Violaine Maryam Blanche Bellet e «A day for women» di Kamla Abouzekri (dalle 21). Passiamo a domenica: dalle 18, «Ailleurs» di Othman Naciri, «A place for myself» di Clementine Dusabejambo, «Wallay» di Berni Goldblat, e in seguito, dalle 21, «La regina delle formiche» di Leila Artese, «Il canto delle onde» di Karim Benhadj, «L’étoile d’Algers» di Rachid Benhadi. Le due proiezioni di lunedì 6 novembre: «La face cachée du Père Noel» di Laurent Pantaleon e «Wulù» di Daouda Coulibaly. I titoli di martedì 7 sono «Daymane Tours» di Pepiang Toufdy e «The Lucky Specials» di Rea Rangaka, quelli di mercoledì 8 «Antananarivo» di Haminiaina Ratovoarivony e «Felicité» di Alain Gomis, quindi, giovedì 9, «Investigations paradise» di Merzak Allouache. In chiusura, venerdì 10, «Mohamed, the first name» di Malika Zairi e «L’orage africaine» di Sylvestre Amoussou.