Sboarina è in ritardo Tosi si intrattiene al buffet E il «grande gelo» continua
Alla voce meteo, quello politico, nessuna novità: grande gelo. Parliamo del grande gelo tra il sindaco di Verona, Federico Sboarina, e il suo predecessore, Flavio Tosi. L’ultima cartolina, ovviamente dai colori freddi, arriva dalla sede di A4 Holding, in quel di Verona Sud. Cioè dal luogo in cui, ieri, si sono festeggiati i 65 anni della Società Autostrada
Brescia-Padova. Quella società di cui Tosi, colui che sedeva sulla poltrona di Palazzo Barbieri ora occupata da Sboarina, è il presidente. E dunque: festa. E tra gli invitati, chiaro, il primo cittadino di Verona, Sboarina. Che arriva in ritardo, quando la cerimonia, durata circa un’ora e un quarto, è praticamente finita. Motivo del ritardo: impegni personali già comunicati in precedenza. E insomma, Sboarina arriva quando il succo della festa è già stato spremuto. Arriva e si ferma per una chiacchierata col presidente di A4 Holding, Carlos Del Rio, mentre, molto più in là, Tosi s’intrattiene nel post-cerimonia insieme a molti degli ospiti. Lui e Sboarina? Non s’incrociano mai. S’incrociano, semmai, una voce di corridoio, filtrata dall’ambiente di Tosi, e una secca smentita a quella voce stessa, bollata da Sboarina in persona. Cosa dice la voce? Sboarina avrebbe chiesto che Tosi non fosse presente alla festa della Società Autostrada Brescia-Padova. Voce che il sindaco prende e accartoccia immediatamente sottolineando che «non mi sarei permesso», insomma che «un gesto simile esula totalmente dalla mia mentalità». E dunque: qualcuno aveva messo in giro quella chiacchiera, il sindaco Sboarina l’ha messa a tacere senza giri di parole. Resta quella cartolina lì: il grande gelo tra l’attuale sindaco di Verona e chi l’ha preceduto. Da un lato, Federico Sboarina. Dall’altro, Flavio Tosi. Brrrr, che freddo che fa.