Corriere di Verona

Brucia la sponda bresciana del Garda E su quella veronese ordinanze anti-roghi

- Annamaria Schiano

Almeno trecento ettari di boschi sono andati in fumo nell’incendio di origine dolosa nel Parco dell’Alto Garda nel Bresciano, sito naturalist­ico di importanza internazio­nale. Un rogo gigantesco, «innescato» venerdì a mezzanotte e che da allora sta tenendo con il fiato sospeso il versante lombardo del lago di Garda. Due «micce», posizionat­e a 500 metri di distanza l’una dall’altra, hanno incenerito praticamen­te metà del «Corno della Marogna». L’incendio ricade nel territorio di Tremosine, sul secondo versante interno della sponda bresciana, ma il fumo è visibile anche dalla costa veronese, soprattutt­o dai Comuni di Brenzone e Malcesine. Fortunatam­ente, la distanza di una decina di chilometri in linea d’aria, il lago in mezzo, la direzione del vento che non soffia frontale ma parallelam­ente alle coste lacustri, non ha trasportat­o il fumo anche sul versante veneto. Ma la prudenza non è mai troppa, ha pensato il sindaco di Malcesine Nicola Marchesini: «Proprio nell’ottica di quanto sta succedendo di fronte a noi – spiega - questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ho dato mandato di preparare un’ordinanza di divieto combustion­e sul nostro territorio. Con questo secco, fin che non piove, non voglio fare la stessa fine della costa occidental­e del lago». Marchesini, poi, spiega

che è risaputo da anni esistono piromani, o un singolo piromane, che appicca incendi: «Sappiamo che sull’altra sponda esiste questo grosso problema dei piromani, che determinan­o danni gravissimi. Da noi, per fortuna non accade, e non stiamo nemmeno subendo ripercussi­oni, ma quel che vediamo è certamente tragico per l’ambiente lacustre».

 ??  ?? In fiamme Il rogo che sta devestando l’Alto Garda
In fiamme Il rogo che sta devestando l’Alto Garda

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy