Meggiorini e il ko con la Samp: troppi sprechi, ma risultato ingiusto
L’attaccante del Chievo tornato dall’inizio a Genova: «Il mio recupero? Un crescendo»
«Il calcio è strano: siamo reduci da due risultati identici, maturati da due partite totalmente diverse. Se contro il Milan non eravamo noi, a Genova con la Samp la prestazione c’è stata. L’atteggiamento era quello giusto ma ci è girato tutto male». Chi parla è Riccardo Meggiorini e lo sfondo è Palazzo Barbieri, dove ieri il Chievo ha presentato il progetto «Gioca d’anticipo», che vede l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Brain Research Foundation e Autismi Verona unite al fine di permettere a tutti i bambini che accedono al Centro Disturbi dello Spettro Autistico di ricevere un servizio diagnostico e assistenziale adeguato ed avanzato tramite l’analisi «in anticipo» delle disfunzioni legate all’autismo («se in campo il Chievo rincorre lo scudetto della salvezza, io punto a quello del sociale», così Alessandro Cardi, presidente di Cuore Chievo Onlus).
Testimonial dell’iniziativa, appunto - oltre alla squadra femminile del Chievo, che da questo fine settimana porterà la scritta CuoreChievo sul braccio - quel Meggiorini che con queste parole ha elogiato il progetto: «Sono orgoglioso di far parte del Chievo, società sempre sensibile e impegnata nella solidarietà». Inevitabilmente Punta veronese Con la Samp Meggiorini ha avuto due ghiotte chance per segnare
si è finiti per parlare di calcio e della sconfitta di Genova, partita che lascia un retrogusto di amaro in bocca per le troppe opportunità sciupate dai gialloblù nel primo tempo. Otto gol subiti in tre giorni sono duri da digerire: «Il calcio è strano: l’1-4 con Milan e Samp è maturato da due partite diversissime tra loro. Se contro il Milan non eravamo noi, a Genova la prestazione c’è stata. Il
problema è che ci è girato tutto male, nonostante la buona gara». A Marassi Maran ha ridato a Meggiorini la maglia da titolare dopo sei mesi di forzata assenza. Si è visto il solito «Meggio», combattente indomito. Risultato a parte, lui è soddisfatto: «Io sono quello di sempre, in campo cerco di dare tutto e lotto per il bene della squadra. Sto cercando di gestire le forze. Il mio recupero è stato un crescendo; all’inizio ero sfiduciato, poi è andato tutto bene. Ho lavorato tantissimo. Ieri ho tenuto oltre le mie aspettative: è il risultato di tanti sacrifici». Quelle due palle-gol nel primo tempo bruciano ancora; nel giorno del ritorno è mancata la classica ciliegina: «Ho avuto due grandi occasioni nel primo tempo. Sono stato sfortunato: sulla prima, la palla è uscita d’un soffio; sulla seconda ho fatto tutto bene, poi ho cercato di sorprendere Viviano anticipandolo con la punta del piede. Bravo lui a non farsi fregare. Sono tuttavia sicuro che, se continueremo a giocare così, i gol arriveranno». Occhio alla classifica, il Chievo ha gli stessi punti di un anno fa: «Bisogna vivere giorno per giorno. Noi dobbiamo pensare al nostro obiettivo per metterci al riparo prima possibile. La classifica è buona e rispecchia quanto fatto finora. Tuttavia, bisogna migliorare. L’approccio contro la Sampdoria è stato giusto, ma tutto è andato storto. Speriamo in futuro le cose girino meglio». Domenica, mission impossible al Bentegodi contro il Napoli: «La miglior squadra di questo primo scorcio di stagione. Sulla carta, partita proibitiva. Ma nulla è scritto».
Gol mancati Le mie occasioni nel primo tempo bruciano ancora: sfortuna e Viviano