Corriere di Verona

«Non sono consulente dei veronesi, ma se mi chiamano vengo volentieri»

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Carmine Bassetti ha passato a Verona poco più di due anni, come direttore generale dell’aeroporto Catullo dall’aprile 2012 all’ottobre 2014. Eppure, alla città è rimasto molto legato e ci torna spesso. Non, però, come consulente di Fondazione Cariverona sull’aeroporto Catullo. È stato il presidente di Save Enrico Marchi ad affermarlo con sicurezza: Cariverona «ha preso come consulente il direttore che avevamo licenziato, Bassetti». «Beh, in realtà non ero stato licenziato dice il manager, raggiunto al telefono - me n’ero andato via io, senza sbattere la porta». Save era entrata in società e voleva un cambio alla guida dell’aeroporto. Bassetti, che era stato chiamato dal presidente Paolo Arena a risanare lo scalo ereditato con un buco di 26 milioni di euro, ha così fatto le valigie, anche perché con il nuovo assetto a comandare a Verona sarebbe stata direttamen­te Venezia. Da allora, Bassetti fa il consulente per sistemi aeroportua­li. Ma non, assicura, per Cariverona sul Catullo. «Avevo un buon rapporto con il presidente Manager Carmine Bassetti è stato direttore del Catullo per circa due anni Paolo Biasi, l’ultima volta che sono stato in Fondazione è stato a Natale 2015 per portargli del vino». E il suo successore, Alessandro Mazzucco? «Non l’ho mai conosciuto». E il direttore generale Giacomo Marino? «Lui l’ho conosciuto, ai tempi in cui ancora lavorava a Londra, e solo perché era il figlio di un consiglier­e di amministra­zione », ovvero il notaio Maurizio Marino. Perché Marchi lo ha indicato, allora? «Amo Verona, ci vengo spesso e lì ho lasciato molti amici, forse qualcuno si è fatto un’idea sbagliata. Ma se Cariverona mi vuole per una consulenza, ci torno molto volentieri!». (a.c.)

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