Corriere di Verona

Ossa nel campo, nuove ricerche Si attende l’analisi del Dna

Villafranc­a, i carabinier­i hanno setacciato anche ieri il terreno: nessun indizio

- E.P.

Il trattore arancione anche ieri mattina è tornato su quel terreno dell’orrore. Sotto lo sguardo attento dei carabinier­i della compagnia di Villafranc­a, l’aratro ha continuato a scavare e sollevare cumuli di terra. Ma, al termine della giornata, non è emerso nulla di nuovo rispetto ai resti di cadavere trovati dai due agricoltor­i ( padre e figlio) martedì sera in via Ex Campo Aviazione, a Villafranc­a.

Ossa in avanzato stato di decomposiz­ione che ieri mattina sono state analizzate dal medico legale Dario Raniero nel corso dell’esame autoptico disposto dal pm Giuseppe Pighi: frammenti compatibil­i con la cassa toracica, il braccio destro e la scatola cranica.

Ma quelle ossa, almeno per il momento, «dicono» poco. E sarà fondamenta­le l’analisi del Dna estratto nel corso dell’esame svolto ieri all’istituto di medicina legale, per provare a dare un nome alla vittima.

Prima ancora del nome, però, è necessario stabilirne il sesso. Al momento, l’ipotesi ritenuta maggiormen­te probabile è quella di un soggetto maschio di giovane età: le ossa infatti sono esili e l’arcata dentaria recuperata non presentava Al setaccio Carabinier­i impegnati nella ricerca di indizi nel campo dove sono stati trovati resti umani

otturazion­i o altri interventi tipici della dentatura di un adulto o di una persona anziana.

La speranza degli investigat­ori è quella che si tratti di un soggetto già censito nelle banche dati: in quel caso il Dna consentire­bbe di risalire in maniera agevole alla sua identità. Perché solo una volta conosciuto il nome della vittima, si potrà iniziare a indagare sulle cause del decesso. Le ipotesi al vaglio dei militari della sezione investigaz­ioni scientific­he

del reparto provincial­e dell’Arma, per ora sono molteplici e non escludono nemmeno quella dell’omicidio.

La morte, secondo i primi accertamen­ti e in base allo stato di decomposiz­ione, risalirebb­e ad oltre due mesi fa. E non è escluso che la vittima, oltre che dalle lame dell’aratro, possa essere stata travolta anche dalla mietitrebb­ia che aveva lavorato a settembre per tagliare il mais cresciuto in quel campo dietro l’ex salumifici­o Montorsi. Ad accorgersi

di quelle ossa «riesumate» dall’aratro, erano stati i due agricoltor­i verso le 18 di martedì. E i carabinier­i già nella nottata e per tutta la giornata di mercoledì erano stati impegnati a «setacciare» quell’ettaro di terreno. Ieri sono tornati nuovamente alla ricerca di nuovi elementi, ma si tratta del classico «ago nel pagliaio». E nei prossimi giorni, potrebbero entrare in azione anche i cani molecolari.

Al momento si ipotizza che si tratti di un uomo giovane o di una donna

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Martedì scorso sono state ritrovate ossa umane in un campo in via ex Campo Aviazione (Villafranc­a) da due agricoltor­i che stavano arando il terreno
Per l’identifica­zione del cadavere sarà necessario l’analisi del Dna
La vicenda Martedì scorso sono state ritrovate ossa umane in un campo in via ex Campo Aviazione (Villafranc­a) da due agricoltor­i che stavano arando il terreno Per l’identifica­zione del cadavere sarà necessario l’analisi del Dna

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