Melegatti a sorpresa decide di rinnovare il contratto ai lavoratori stagionali
( sam. nott.) Ai lavoratori stagionali dello stabilimento Melegatti di San Martino Buon Albergo, l’azienda ha deciso di prolungare il contratto fino a fine anno. Dato che il loro contratto scadeva il 31 ottobre, la scelta ha sorpreso gli stessi lavoratori e le organizzazioni sindacali: la situazione di blocco della produzione e la cassa integrazione a zero ore per tutti i dipendenti, infatti, non sono cambiate. «Ufficialmente – spiega Paola Salvi di Flai Cgil – l’azienda non ci ha comunicato nulla, ma sappiamo che ai lavoratori del nuovo stabilimento si sta facendo sottoscrivere il prolungamento del contratto. I lavoratori non vedono l’ora di tornare nello stabilimento, ma onestamente non sappiamo se e quando ripartirà la produzione, stanti le attuali condizioni. Non siamo a conoscenza nemmeno delle ragioni che hanno portato a questa decisione, se siano o meno frutto dell’assemblea dei soci di lunedì scorso».
Per il ritorno al lavoro, tuttavia, rimane la precondizione sostenuta da tutte le sigle che vengano pagati prima gli stipendi arretrati. Il fatto che agli stagionali siano prolungati i contratti potrebbe, quindi, rappresentare un segnale positivo. «Se sei sicuro di produrre – riassume Daniele Mirandola di Uila Uil – allora sei sicuro di pagare gli stipendi e questa sicuramente è una buona cosa» Rimangono, tuttavia, particolari ancora oscuri. «L’azienda non ci ha detto nulla» chiarisce Mirandola per poi aggiungere: «Hanno deciso di prolungare il contratto agli stagionali di uno stabilimento che ha i macchinari bloccati dai sigilli dei creditori: è strano. Forse, per trasferirli a San Giovanni Lupatoto, ma con che mansioni?». Dubbi che forse saranno sciolti al termine dell’assemblea dei soci di lunedì prossimo.
Zanetti è stato sottosegretario all’Economia, ndr) chiesi l’istituzione della commissione d’inchiesta e le dimissioni di Giuseppe Vegas dalla Consob per palese inadeguatezza, anche a costo di aspri confronti con il mio ministro titolare. Oggi ho la conferma che abbiamo perso troppo tempo, anche se questa commissione si sta comunque rivelando molto utile».
Resta convinto che Bankitalia abbia utilizzato due pesi e due misure per le Popolari venete?
« Dal mio punto di vista, emerge con chiarezza la asimmetria dell’atteggiamento di Bankitalia verso i due istituti, nella pervasività e nelle conseguenze sanzionatorie. Per carità, non voglio dire che a Veneto Banca fossero dei martiri, però è risultato evidente che Vicenza, su ogni fronte di contestazione, era messa uguale o addirittura peggio di Montebelluna, eppure l’intensità della vigilanza è stata molto diversa».