Lodi bipartisan «Operazione che rafforza Verona»
Non c’è solo l’alleanza tra polizza e sportello nella partnership siglata tra Cattolica assicurazioni e Banco Bpm, ma l’intesa raggiunta può rappresentare un primo passo verso una collaborazione più ampia tra i due colossi della finanza. E non solo per gli 853,4 milioni di euro investiti dal gruppo assicurativo, cifra che comunque non si vedeva mettere sul tavolo da un po’, ma proprio per il carattere complementare che le due strutture riusciranno a mettere in moto. Di questo fatto è convinta anche la politica veronese: l’operazione ha valore oggi, ma diventerà strategica soprattutto in chiave futura. I 15 anni della durata della collaborazione ne sono una garanzia. «Ritengo – analizza il deputato Pd Gianni Dal Moro – che l’accordo rappresenti un’operazione industriale positiva e strategica che rafforza la sinergia tra i due istituti e amplifica la presenza di Verona nello scacchiere finanziario nazionale. Penso che il nuovo management di Cattolica e il suo presidente abbiano fortemente voluto questo accordo. Lo stesso gruppo Bpm, il suo management e il suo presidente, penso che abbiano considerato che questa intesa può rappresentare il primo passo sul fronte industriale per altre future intese». Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia, definisce l’operazione come un «atto di lungimiranza» da parte della compagnia assicurativa veronese. Per poi aggiungere: «È un fatto rassicurante per la città e non solo per il valore dell’investimento, ma perché questa partnership dà una struttura e un carattere internazionale alla collaborazione e proietta il gruppo nel futuro, tra i grandi d’Europa. In più, la sinergia delle reti permette di fare massa critica e di mettere al riparo da possibili problemi dettati dai criteri sempre più stringenti della vigilanza». Anche Vincenzo D’Arienzo deputato Pd, guarda al futuro e osserva: «L’operazione rappresenta una sorta di risarcimento per la città che, dopo il matrimonio del Banco con Bpm, aveva perso un po’ di centralità, ma soprattutto offre a Verona grandi potenzialità. Complimenti, quindi, al management che l’ha realizzata, ma vista l’importanza che sta assumendo, riuscirà Cattolica a resistere agli appetiti legittimi del mercato, mantenendo la sua forma societaria? Riuscirà la governance a far fronte alle pesanti sollecitazioni di un mercato ormai globale?».