Corriere di Verona

«Arsenale, traforo, sicurezza e dialogo con le istituzion­i Ecco cosa avrei fatto se fossi diventata sindaco»

La senatrice: «E per le nomine negli enti non avrei usato il Cencelli»

- Lillo Aldegheri

Sono passati 133 giorni. Federico Sboarina, nella notte del 25 giugno scorso, vinse nettamente il ballottagg­io, e da allora è sindaco di Verona. Patrizia Bisinella ne uscì invece sconfitta, ed è oggi la capogruppo consiliare di Ama Verona a Palazzo Barbieri. Ma se le cose fossero andate in maniera opposta? Cos’avrebbe di diverso, oggi, una Verona guidata dalla senatrice tosiana anziché dal suo avversario? «I primi quattro mesi del mandato Sboarina – risponde Bisinella – hanno mostrato solamente una esasperant­e lentezza amministra­tiva, se non un totale immobilism­o sui temi più importanti che sono all’attenzione dei veronesi».

Per esempio?

«A parte il divieto (più o meno giustifica­to) di alcuni eventi e manifestaz­ioni, abbiamo finora assistito solamente a rinvii, senza che partisse alcuna iniziativa specifica, se si esclude l’affossamen­to del project financing per il restauro dell’Arsenale di Borgo Trento. Un affossamen­to dovuto a una mera ripicca rispetto a quanto era stato avviato dall’amministra­zione Tosi, con una scelta propagandi­stica scellerata che recherà un grande danno alla città e lascerà purtroppo irrisolto ancora per molti anni il problema del recupero di quel prezioso compendio».

Lei cos’avrebbe fatto? «Prima di tutto avrei dato corso alla procedura che di fatto era ormai già conclusa per il recupero dell’intera area e avrei inoltre avviato la necessaria informazio­ne alla città per garantire un’esatta e veritiera comprensio­ne del progetto, in tutte le sue fasi».

Dopo di che?

«Non dopo, ma nello stesso tempo, avrei già ripreso la procedura di realizzazi­one del Traforo delle Torricelle, non interrompe­ndo l’iter in corso e trovando una sintesi con le imprese aggiudicat­arie per la migliore soluzione cantierabi­le». Al di fuori di questi due grandi temi?

«Avrei dato subito il via a una cabina di regia sulla cultura ma avrei anche effettuato le scelte per le nomine ai vertici di enti e Aziende partecipat­e sulla base di criteri di competenza e meritocraz­ia, temi che erano stati da lui tanto sbandierat­i in campagna elettorale, ma che ha subito disatteso, come abbiamo visto con le sue spartizion­i partitiche di posti da manuale Cencelli». Ci sono state polemiche sui rapporti tra Palazzo Barbieri e altre istituzion­i, dall’Aeroporto alla Camera di Commercio a VeronaMerc­ato…

«Ed io, contrariam­ente a quanto ha ritenuto di fare il sindaco Sboarina, avrei incontrato e coordinato tutte le parti sociali e i referenti istituzion­ali della città, su ogni specifico tema, per avviare insieme le strategie migliori per l’ulteriore crescita del nostro sistema produttivo».

Altro tema: la sicurezza… «…su cui credo di poter dire che con me nel ruolo di sindaco non ci sarebbero gli accattoni ai semafori e i bivacchi di zingari segnalati in varie parti della città: per me ”sicurezza” non è una parola da sbandierar­e con inutili slogan da propaganda o sui giornali, ma la realizzazi­one di una realtà da praticare con attenzione quotidiana e da condurre in prima persona col personale di sicurezza, dalle presenze quotidiane fino agli sgomberi totali».

E la Fondazione Arena? «Sicurament­e non avrei lasciato fosse Roma a deciderne le sorti con l’ulteriore conferma di un sindacalis­ta, per mancanza di coraggio di guidare oggi il Consiglio di indirizzo, e accontenta­ndosi dei milioni della Legge Bray (che va comunque ad aumentarne il debito), ma avrei preteso che il nostro territorio potesse riappropri­arsi di un suo bene per migliorarl­o con manager di caratura internazio­nale e una strategia davvero capace di farlo crescere con le proprie forze».

Sulla Fondazione Arena Non avrei lasciato fosse Roma a deciderne le sorti con la conferma di un sindacalis­ta, per mancanza di coraggio di guidare il Consiglio

 ??  ?? Duellanti La stretta di mano tra Patrizia Bisinella e Federico Sboarina prima di un confronto nei giorni che precedevan­o il ballottagg­io del 25 giugno
Duellanti La stretta di mano tra Patrizia Bisinella e Federico Sboarina prima di un confronto nei giorni che precedevan­o il ballottagg­io del 25 giugno
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I volti amareggiat­i di Bisinella e Tosi il giorno della sconfitta
Delusione I volti amareggiat­i di Bisinella e Tosi il giorno della sconfitta

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