Manuel, il calcio e il nuovo lavoro «Da oggi avrebbe avuto la sua auto»
Giovane morto in scooter, da chiarire la dinamica. L’ipotesi: gli è stata tagliata la strada
Un giorno, un giorno soltanto e Manuel non avrebbe più usato quel maledetto motorino. Era la preoccupazione di suo padre. «Non puoi andare al lavoro così - gli diceva - e se piove? Lo scooter è pericoloso». Così, proprio ieri avevano pianificato di comprare la prima macchina. L’auto che sarebbe arrivata poco dopo la patente, ottenuta un mese fa. Un modo più sicuro per fare il tragitto casa - lavoro. Manuel lavorava in un supermercato, il Famila del Saval. Non proprio dietro l’angolo per un ragazzo di San Giovanni Lupatoto. Anche quell’impiego era nuovo e lui ne era entusiasta. Non hanno fatto in tempo passare poche settimane dall’assunzione che è finito tutto. È finito tutto in una buia sera di novembre, sulla strada principale di San Giovanni: via Garofoli. A Manuel mancavano ancora qualche centinaio di metri per arrivare a casa.
Non c’è ancora certezza sulla dinamica dell’incidente che ha coinvolto il 19enne: i carabinieri della compagnia di Verona, intervenuti sul posto, hanno terminato i rilievi, ma a ieri mattina non avevano ancora presentato alla Procura i documenti definitivi. Non è ancora stato ipotizzato, pertanto, l’omicidio stradale per l’altra persona coinvolta nell’incidente, un trentaquattrenne alla guida di una Seat Leon. Sarà necessario capire le sue eventuali responsabilità, se qualche articolo del codice della strada è stato violato.
Ieri sono stati sentiti anche dei testimoni: «In molti affermano che il conducente usciva dal piazzale del distributore di benzina, e poi ha svoltato» dice una dipendente del bar “Lo Spuntino”, che si trova nel punto esatto dove è avvenuto l’incidente . Forse, l’intenzione dell’uomo era quello di parcheggiare in uno degli stalli davanti al locale. Se questa versione venisse confermata, l’auto potrebbe aver tagliato la strada allo scooter.
Di Manuel Verdolin (nell’edizione di ieri del Corriere di Verona è stato scritto erroneamente Bertolini) rimarrà il ricordo. Chi lo conosce, in paese, lo definisce «un ragazzo d’oro». Così dice anche Daniele Perbellini, presidente della squadra di calcio in cui Manuel aveva militato fino alla scorsa stagione: l’A.C. San Giovanni Lupatoto. «Un ragazzo esemplare, sotto tutti i punti di vista, buono e generoso racconta - è stato nostro tesserato finché non ha avuto un infortunio. Poi ha scelto di non rientrare, ha dato la priorità al lavoro. Ieri per ricordarlo abbiamo chiesto un minuto prima della partita. Ce l’hanno concesso in extremis, perché sarebbe necessario un preavviso di ventiquattr’ore». Diplomato grafico, aveva svolto diversi lavori saltuari: «Ha lavorato anche per me - fa sapere Claudio Caroli, titolare dell’azienda Centro Servizi 2000 mi aiutava con la lettura dei contatori. Una persona disponibilissima, legatissimo alla famiglia e che non vedeva l’ora di rendersi utile».
Manuel lascia la madre, con cui viveva, il padre e una sorella più giovane, oltre alla sua ragazza, Elena. Cordoglio anche dal sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello. «È una tragedia, siamo vicini alla famiglia. Ho sentito la polizia municipale, che ha svolto delle verifiche su quanto accaduto. Si tratta di un incidente difficilmente spiegabile in un tratto di strada che, pur molto trafficato, ha la carreggiata più ampia del territorio comunale. Inoltre, la zona è ben illuminata. Spero si possa far chiarezza su quanto accaduto».
Non è ancora nota la data dei funerali, che dovrebbero tenersi alla parrocchia del Buon Pastore.