Corriere di Verona

Ai cani bastano cinque minuti per trovare altri resti umani

Villafranc­a, i cani individuan­o i resti in cinque minuti. Poi le ricerche vengono sospese per pioggia

- di Davide Orsato

Sono bastati cinque minuti ai due pastori tedeschi per trovare quello che i loro colleghi «umani» cercavano da giorni. Cinque minuti «rubati» in quella che sembrava una giornata sfortunati­ssima, che rischiava di essere gettata alle ortiche. Ma per un attimo ha smesso di piovere: l’acqua, così necessaria per i campi assetati, ha anche l’effetto collateral­e di «annullare» gli odori, rendendo vano il compito dei cani molecolari: una delle pochissime coppie in Italia addestrate per riconoscer­e sangue e cadaveri. È bastato un timido sole e un terreno leggerment­e più asciutto affinché individuas­sero un mucchio d’ossa: le gambe del cadavere già parzialmen­te rinvenuto nella mattinata di Ognissanti.

Quelli in azione ieri mattina a Villafranc­a provengono dalla stessa scuola, le unità cinofile di Bologna, degli esemplari utilizzate nella ricerca di Igor il Russo, il killer di Budrio. In quel caso, anche se il fuggitivo non è stato individuat­o, i cani sono riusciti con successo a ricostruir­e il suo itinerario. Ieri il successo è stato immediato. E i carabinier­i contano di trovare altro il primo giorno utile, ovvero quando il meteo lo concederà: con tutta probabilit­à sarà domani oppure giovedì.

Non sono spuntate solo le gambe, parte pur fondamenta­le nel difficile tentativo di ricostruir­e l’identikit della persona dissotterr­ata. Accanto alle ossa, infatti, è spuntato anche un frammento di tessuto, che sarà di grande aiuto in laboratori­o: potrebbe dare molte informazio­ni, ad esempio, sull’origine etnica della persona scomparsa.

Un piccolo «miracolo», visto le condizioni avverse della giornata di ieri. L’unità cinofila aveva tentato la prima uscita già alle 9, approfitta­ndo delle pausa dalle precipitaz­ione durante la notte. Appena usciti sul grande terreno di via Campo Vecchio, però, sono stati richiamati dal loro istruttore, al grido di «kommt» (tutte le istruzioni sono state date in tedesco).

Ora, la speranza è che tanta rapidità possa ripetersi nella prossima uscita. La svolta potrebbe arrivare anche da ritrovamen­ti «non organici», come resti d’abito oppure altri effetti personali.

Le indagini proseguono anche nei laboratori di Medicina Legale del Policlinic­o di Borgo Roma: i periti stanno cercando di ricostruir­e il cranio, spezzato dai mezzi agricoli, per cercare di dare, seppur indirettam­ente, un volto alla persona ritrovata. I resti rinvenuti ieri sono stato individuat­i in una zona diversa rispetto a quelli emersi la mattina di mercoledì scorso: la tesi, però, è che il cadavere fosse integro, prima di essere lacerato dal trattore, nel corso degli stessi lavori agricoli che hanno consentito il ritrovamen­to.

Per il resto, i militari che seguono le indagini ancora non si sbottonano: tutto farebbe pensare, però, a una persona di giovane età, forse una donna: in questo senso vanno gli indizi che arrivano dall’analisi della mandibola, che appare essere in perfette condizioni. L’ipotesi è che il corpo si trovasse nel campo, delle dimensioni di un ettaro da quest’estate, quando il terreno era nascosto dalle piante di granoturco.

I resti Trovate le gambe e una parte di tessuto

 ??  ??
 ??  ?? Segugi
A sinistra, l’unità cinofila al lavoro A destra, l’area dove sono stati effettuati i nuovi ritrovamen­ti, durante gli scavi (Sartori)
Segugi A sinistra, l’unità cinofila al lavoro A destra, l’area dove sono stati effettuati i nuovi ritrovamen­ti, durante gli scavi (Sartori)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy