Corriere di Verona

Melegatti verso il concordato? In prefettura l’incontro della verità

La riunione di domani convocata dall’azienda. I sindacati: basta con la melina

- Samuele Nottegar

Domani mattina, in prefettura sarà il momento in cui si scoprirann­o le carte. Così almeno sperano sindacati e lavoratori della Melegatti, dopo un’altra lunga giornata d’attesa al presidio, davanti lo stabilimen­to di San Giovanni Lupatoto. Ieri la seconda assemblea dei soci, che ha fatto seguito a quella di lunedì scorso, si è conclusa senza che trapelasse­ro novità sul futuro della storica azienda.

Si fa sempre più concreta, quindi, la possibilit­à che Melegatti faccia richiesta di concordato in tribunale. Nel corso dei due incontri sembra, perciò, non essersi concretizz­ato il disegno dei fratelli Michele e Francesco Turco, soci di minoranza, che premevano per un cambio ai vertici della società, oggi guidata dalla presidente Emanuela Perazzoli. I fratelli avrebbero guidato una cordata di imprendito­ri veneti pronti al rilancio, ma la convocazio­ne in prefettura sembra dare adito all’ipotesi perseguita dall’attuale presidente, cioè richiesta di concordato, facendo forza su un investitor­e esterno come prerogativ­a per la ripartenza produttiva. Al momento, tuttavia, lavoratori e organizzaz­ioni sindacali sono all’oscuro. «Non sappiamo nulla di certo – conferma Paola Salvi di Flai Cgil Verona – sulle ragioni di questa convocazio­ne. Sappiamo, però, che a differenza delle volte precedenti la richiesta del tavolo è partita da Melegatti e non dalla prefettura. Quindi, ci aspettiamo la verità sul futuro dell’azienda e non le mezze parole che abbiamo sentito fino ad ora perché i lavoratori sono stanchi di aspettare, la preoccupaz­ione sale ed è giusto che i vertici si assumano le proprie responsabi­lità». Ciò che sperano i sindacati è che, finalmente, visto che a richiedere il tavolo è stata l’azienda, siano presenti tutti i soci, come sempre auspicato, e non solo una parte di essi. «Gli incontri separati con la minoranza rappresent­ata dai Turco e con la maggioranz­a rappresent­ata dai Ronca – precisa Maurizio Tolotto di Fai Cisl – li abbiamo già fatti. Ora speriamo che l’azienda si presenti al completo per chiarire una volta per tutte quali sono i progetti». Perché questo rimane il nodo, con gli interrogat­ivi che in queste settimane sono andati facendosi più grandi. «Perché – chiede Daniele Mirandola di Uila Uil – sono stati rinnovati i contratti agli stagionali? Sono vere le voci di ripartenza produttiva di 2 milioni di pezzi? E con quali soldi si pagheranno dipendenti e materie prime?». Per adesso sono voci, come quella che dice che già questa mattina, Melegatti presenterà domanda di concordato in bianco al tribunale.

 ??  ?? Il presidio Lavoratori e sindacati davanti allo stabilimen­to Melegatti di San Giovanni Lupatoto
Il presidio Lavoratori e sindacati davanti allo stabilimen­to Melegatti di San Giovanni Lupatoto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy