Elio alias Re Artù Dai Monty Python nasce «Spamalot»
Il non sense, l’ironia cattivissima, la comicità surreale. Monty Python, basta la parola. E sulle parole, su una traduzione ch’è di fatto un lavoro certosino, artigianale, si basa lo Spamalot che debutta stasera, al Teatro Nuovo, alle 21, inaugurando il cartellone di «Divertiamoci a Teatro» (lo spettacolo è in programma anche domani, quindi venerdì e sabato sera, sempre alle 21). Parliamo del musical tratto, appunto, da Monty Python e il Sacro Graal, film cult del collettivo comico inglese. Nei panni di Re Artù, c’è Elio. Mentre Rocco Tanica, suo fedele alleato in Elio e le Storie Tese, si è assunto l’incarico, artisticamente una sfida vera e propria, di tradurre in italiano, e agli italiani, la comicità dei Monty Python. «Trentaquattro anni fa vidi al cinema “Monty Python, Il senso della vita” – ha detto Tanica – e fu una folgorazione. È un onore essere stato scelto per quest’incarico». Come spiegano dal Nuovo, «un musical ispirato al gruppo britannico è già di per sé un evento interessante per il panorama teatrale italiano, dove non a caso in quarant’anni anni nessuno aveva mai osato mettere in scena i Monty Python, con i loro testi pieni di riferimenti e giochi verbali spesso intraducibili o difficilmente comprensibili per un pubblico non anglosassone». In aggiunta, allora, c’è l’adattamento di Rocco Tanica, il che «alza di molto il livello dell’operazione: difficile immaginare qualcuno più adatto a cui affidare questo difficile compito».