Corriere di Verona

Parentopol­i bis, non c’è corruzione Condanne per truffa e abuso d’ufficio

Un anno e mezzo all’ex dirigente del Comune Ortolani, 10 mesi per Mantovani, Ettore Riello e Toffali

- Enrico Presazzi

Parentopol­i bis: cade l’accusa di corruzione nei confronti del dg di Veronafier­e Giovanni Mantovani e dell’ex dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici del Comune Luciano Ortolani. Il collegio presieduto dal giudice Sandro Sperandio ieri ha assolto i due imputati («il fatto non sussiste») in merito alla contestazi­one più grave per la quale la procura aveva chiesto cinque anni di condanna a testa. Ma l’ex dirigente comunale ora in pensione si è visto condannare a un anno e mezzo (con il beneficio della pena sospesa e della non menzione) per i presunti favori personali richiesti ai dipendenti di Palazzo Barbieri durante l’orario di lavoro. Il dg Mantovani (difesa Maccagnani e De Luca), l’ex presidente della Fiera Ettore Riello (difeso da Picotti e Franchini) e l’ex assessore comunale agli Enti Partecipat­i Enrico Toffali (difesa Diddi), invece, sono stati condannati a 10 mesi a testa (pena sospesa e non menzione) per l’assunzione a tempo determinat­o in Fiera della figlia di Toffali, Carlotta (assolta).

Nessun reato ravvisato, invece, per quel che riguarda l’altra assunzione finita nel mirino del pm Valeria Ardito: quella a tempo indetermin­ato del figlio di Ortolani, Giorgio, dipendente dell’ente dal 12 aprile 2013. In merito a questa vicenda i giudici hanno assolto i vertici della Fiera e i due Ortolani (difesa Gomiero) perché «il fatto non sussiste». E hanno di conseguenz­a ritenuto venir meno la corruzione contestata a Ortolani senior e a Mantovani che per l’accusa si erano accordati per velocizzar­e la pratica comunale per una serie di lavori in via Brigata Aosta (dove il secondo aveva proprietà) in cambio dell’assunzione del figlio del primo.

Assolto anche il direttore commercial­e della Fiera Diego Valsecchi, chiamato a rispondere insieme agli altri di abuso d’ufficio, perché «il fatto non costituisc­e reato». Per le motivazion­i della sentenza si dovranno attendere tre mesi, ma è evidente che il collegio ha supportato la tesi della procura nel ritenere la Fiera un ente di diritto pubblico e in quanto tale obbligato a sottostare al decreto 112/2008 che impone agli enti pubblici il rispetto dei principi di trasparenz­a, pubblicità e imparziali­tà nelle assunzioni. In caso contrario, sarebbe venuta meno la contestazi­one dell’abuso d’ufficio per Mantovani e Riello. Una questione, quella della natura della Fiera, sulla quale si è ampiamente dibattuto nel corso del processo con gli avvocati che avevano citato anche una sentenza della Corte di Giustizia Europea per sostenere la tesi della natura privatisti­ca dell’ente. E sulla quale si concentrer­à sicurament­e l’annunciato ricorso in Appello. Per quel che riguardava l’accusa di truffa contestata a Ortolani senior e ad otto dipendenti comunali che, in orario di servizio, avrebbero assecondat­o le personali esigenze del loro superiore, i giudici hanno ritenuto colpevole solo Ortolani, condannand­olo a un anno e mezzo. Assolti invece Ivan Dindo, Giovanni Zonaro, Lucio Guerra, Oscar Scattolo, Jessica Mori, Elisabetta Ledri, Cristina Avanzi e Sabrina Nicolini (l’unica del gruppo per la quale il pm aveva chiesto la condanna).

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Imputati Qui sopra, da sinistra, l’ex assessore Toffali e l’ex dirigente Ortolani. Qui sotto, da sinistra l’ex presidente della Fiera Riello e il dg Mantovani
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