Arsenale, il ritorno della ditta del project Nonostante la guerra legale, Italiana Costruzioni sarà ascoltata in Comune. L’assessore favorevole
Arriverà anche Italiana Costruzioni a re-illustrare il suo project financing per l’Arsenale, all’interno della Commissione comunale temporanea, presieduta da Paolo Bressan, che sta ascoltando voci e proposte da tutta la città. La decisione di invitare anche l’impresa milanese è stata sostenuta con decisione dall’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala, che punta a fornire ai consiglieri municipali un panorama il più possibile completo delle proposte sul tappeto. Italiana Costruzioni sarà sentita probabilmente venerdì 24 novembre, perché nelle due sedute precedenti l’assessore sarà assente.
L’audizione potrebbe costituire quanto meno un punto di svolta nel dialogo tra Milano e Verona, vissuto negli ultimi mesi quasi esclusivamente di citazioni legali e diffide in particolare dopo la revoca dell’interesse pubblico al project (l’ultima sarebbe recentemente arrivata per chiedere a Palazzo Barbieri di non utilizzare in alcun modo gli elaborati progettuali non solo di Italiana Costruzioni ma anche di Contec, la società veronese che aveva partecipato anche al precedente project-financing capitanato dai friulani di Rizzani De Eccher).
Nelle prossime due sedute dovrebbero intanto arrivare le proposte di Fondazione teatrale Aida (che chiede un’area per la messa in scena di spettacoli, ma anche un magazzino per realizzare scenografie e uno spazio sociale per famiglie, magari autogestito), del Teatro Laboratorio, della Seconda Circoscrizione e di privati cittadini che hanno inviato le loro idee. Tra questi c’è anche un team che vorrebbe creare all’Arsenale una Cittadella della Danza, per formare professionisti del settore anche a supporto della Fondazione lirica Arena di Verona, con palestre, sale per le prove, un teatro e gli alloggi per i ballerini. Secondo la proposta, la nuova struttura sarebbe in grado di mantenersi coi proventi delle rette pagate dagli allievi e con la vendita dei biglietti per gli spettacoli.
Nella seduta della settimana scorsa erano state esaminate altre tre proposte: la prima proponeva di trasformare l’Arsenale in un grande parco con alberi d’alto fusto, in mezzo ai quali, i fatiscenti edifici diverrebbero «elementi costitutivi» per l’uso degli spazi aperti. La seconda puntava a creare tra l’altro un mercato coperto nella corte est. La terza si basava sul recupero del progetto Chipperfield ma abbassandone drasticamente i costi.