Corriere di Verona

Tosi agita la Lega «Non lo vogliamo in corsa con noi»

Bitonci: se Berlusconi insiste, Salvini dovrà fare chiarezza. Le prime ipotesi sui collegi

- Di Lillo Aldegheri

VERONA «Allearci con il signor Tosi? Dipendesse dalla Lega, mi sentirei di escluderlo». Lo dice Bitonci a proposito delle ultime novità nel centrodest­ra.

VERONA «Dopo tutti i danni che ha fatto, allearci con il signor Tosi? Mi pare molto ma molto difficile. Dipendesse dalla Lega, mi sentirei di escluderlo assolutame­nte». Massimo Bitonci, «legato» del Carroccio a Verona (in pratica è da qualche settimana il commissari­o del partito, anche se Paolo Paternoste­r rimane formalment­e in carica) commenta così le discussion­i ormai apertissim­e sulle alleanze nel centrodest­ra in vista delle elezioni politiche.

Il Corriere della Sera spiegava giusto ieri che sta per essere battezzata ufficialme­nte la cosiddetta «quarta gamba», formata da una serie di gruppi politici autonomi che hanno come referente Silvio Berlusconi. Una «gamba» di cui fanno parte i movimenti politici dell’ex ministro Enrico Costa, il movimento Idea di Gaetano Quagliarie­llo (il cui leader veneto è Stefano Casali), Scelta Civica, un nuovo movimento creato da Vittorio Sgarbi e appunto il Fare di Flavio Tosi. Ma Bitonci sottolinea che «dal signor Tosi sono stati combinati danni enormi all’interno della Lega quando ne

era stato segretario, con una gestione a dir poco dittatoria­le, espulsioni a raffica di militanti, chiusure di sezioni e via dicendo. Tornare assieme, come se niente fosse successo, mi pare quindi davvero improbabil­e». E se Berlusconi insistesse per tenere assieme tutti? «Bah – risponde Bitonci perplesso – a quel punto credo che il segretario veneto della Liga, Toni Da Re, e il nostro leader federale Matteo Salvini

dovrebbero chiedere di fare la massima chiarezza, ponendo condizioni nette e forti».

Il tema è peraltro ancora molto incerto (Tosi è a Roma in questi giorni proprio per ridiscuter­ne) anche perché sarà importante vedere cosa farà l’Udc di Cesa, che in Sicilia ha avuto un buon risultato. Secondo indiscrezi­oni, comunque, Tosi punterebbe ad avere almeno un paio di collegi uninominal­i (uno dei quali per la senatrice Patrizia Bisinella) mentre personalme­nte si metterebbe in corsa nella quota proporzion­ale. Manca ancora però la definizion­e esatta dei collegi, preparati i quali, si scatenerà la guerra «vera» per conquistar­si i posti più ambiti.

A Verona gli uninominal­i dovrebbero essere tre, corrispond­enti a quelli che in passato assegnavan­o i seggi senatorial­i: Verona-città Veronapian­ura (la Bassa) e Verona Colina (Lessinia, Monte Baldo e lago). Accanto ad essi ci sarà poi la quota di seggi da assegnare col proporzion­ale. Ma le posizioni di partenza cominciano ad essere abbastanza definite nei vari partiti. Nel centrodest­ra, l’affollamen­to maggiore è in Forza Italia, dove puntano a tornare a Roma gli uscenti Alberto Giorgetti (Camera) e Cinzia Bonfrisco (Senato). Quest’ultima potrebbe ottenere un collegio a nome del gruppo dei Liberali. Mentre Giorgetti dovrà battere la concorrenz­a (agguerrita) di Davide Bendinelli, Daniele Polato, Stefano Casali e forse anche del presidente della Provincia, Antonio Pastorello.

A pesare molto sarà la scelta che farà Nicolò Ghedini, e in questo senso potrebbe essere una indicazion­e forte (quando e se arriverà) quella sul destino di Matteo Gasparato, segretario-fantasma di Forza Italia per il capoluogo ma da settimane ormai in attesa di nomina ufficiale (contrastat­issima da Massimo Giorgetti, poco desiderata da Polato e spinta invece a mille da Bendinelli).

Nel centrosini­stra si aspetta intanto di vedere se il Pd, alle politiche, avrà o meno qualche alleato: difficilis­simo lo siano Bersani e D’Alema, più probabile possa essere Pisapia. I posti a Roma conquistab­ili sembrano essere fra i due e i tre: gli uscenti sono invece quattro (Alessia Rotta, Vincenzo D’Arienzo, Diego Zardini e Gianni Dal Moro) e qualcuno dovrà restare a casa, anche ammesso che non spunti appunto pure qualche alleato da accontenta­re. Per i Cinquestel­le, infine, due gli uscenti (Mattia Fantinati e Francesca Businarolo) ma tra i candidati forti al Parlamento dovrebbe esserci sicurament­e Gianni Benciolini.

 ??  ?? Fieri avversari Da sinistra Flavio Tosi e Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova e attuale commissari­o (di fatto) di Lega Nord a Verona
Fieri avversari Da sinistra Flavio Tosi e Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova e attuale commissari­o (di fatto) di Lega Nord a Verona
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy