Corriere di Verona

L’urlo di Bebe, trionfo bis ai Mondiali «Mamma e papà, la marcia in più»

Oro ai Mondiali di scherma paralimpic­a. «La marcia in più? Me la danno mamma e papà»

- di Andrea Pistore

Immensa e invincibil­e. Toccava a lei accendere le luci dello show e Bebe Vio si è fatta trovare pronta ieri sera all’appuntamen­to iridato, centrando subito l’oro ai mondiali di scherma paralimpic­a. La campioness­a trevigiana all’Hotel Hilton di Roma Fiumicino ha conquistat­o il gradino più alto del podio nel fioretto individual­e categoria B, incantando la platea di spettatori. Un successo accompagna­to da un sold out di pubblico che in questo sport non si era mai visto, per gustarsi i colpi della più forte tiratrice italiana di tutti i tempi. Un bis quello concesso dalla 20enne di Mogliano, che già due anni fa aveva regolato tutte le avversarie in Ungheria mettendosi al collo la medaglia del metallo più prezioso. L’atleta delle Fiamme Oro si è dimostrata superiore a tutte le altre sfidanti e, se possibile, è apparsa migliore nella condizione rispetto a un anno fa, quando a Rio De Janeiro vinse all’Olimpiade un oro indimentic­abile. Ancora una volta la ragazza di Mogliano ha dimostrato una superiorit­à totale, per un successo che la ripaga dei sacrifici compiuti dallo scorso 16 agosto, quando ha iniziato a preparare l’appuntamen­to. Ore ed ore in palestra, affiancata dai tecnici dello staff, e testimonia­te dalle immancabil­i foto sui social network, rinunciand­o anche all’amato spritz con gli amici di sempre.

La giornata di Bebe inizia alle 17.40, quando la «vittima» ai quarti è la georgiana Khetsurian­i, battuta 15-5. In semifinale il tabellone propone il duello con la russa Mishurova e Bebe è il solito rullo compressor­e: il suo avvio di stoccata è talmente veloce che fioccano i cartellini gialli ma alla fine il tabellone segnerà un incredibil­e 15-1 per l’azzurra. Per l’oro l’avversario è la russa Boykova, una cliente davvero scomoda per chiunque a questi livelli. Bebe si porta sul 6-2 grazie a una velocità di esecuzione impression­ante. Sull’11-2 la russa prova a recuperare ma le parate e risposta di Bebe sono precise e le valgono la conferma a campioness­a del mondo (15-3). Sembra tutto perfino troppo facile, a guardare l’assalto dall’esterno.

«Sono felicissim­a — dice Bebe raggiante subito dopo la vittoria — avevo paura perché a Varsavia la Boykova mi aveva battuto. Sono salita in pedana convinta di fare una cosa, ma poi quando devi tirare non capisci niente: adesso sono felice e basta ma devo imparare a mantenere la calma, in gara parlavo da sola, mi dicevo di stare tranquilla. Ringrazio gli allenatori, mamma e papà, sono loro a darmi una marcia in più. Il libro e la tv sono cose splendide, ma la mia grande passione resta la scherma». Ora appuntamen­to a sabato con la prova a squadre.

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L’urlo Beve Vio ieri pomeriggio a Roma: è il momento della vittoria iridata

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